Matt W. Moore, PUSH, Victor Reyes for The Library Street Collective
Continuiamo il nostro viaggio all’interno dell’eccellente progetto allestito e curato dai ragazzi del The Library Street Collective di Detroit, dopo aver visto da vicino l’eccellente elaborato da Augustine Kofie qualche giorno fà, torniamo ad approfondire con un nuova e fresca serie di lavori elaborati da Matt W. Moore, PUSH e Victor Reyes.
L’importanza e l’impatto di un progetto di questa natura per la città di Detroit è incredibile, la metropoli dopo i fasti dei decenni passati sta in questi anni passando un momento davvero difficile, in primis i problemi economici che hanno portato in breve tempo a disagi sociali e politici, in una situazione di abbandono, degrado e criminalità con interi edifici abbandonati a se stessi, l’importanza di “The Garage Project”, questo il nome del progetto, è fuori discussione, veicolare così gli interventi degli artisti all’interno di un tessuto urbano malato e dalle differenti problematiche, va a sviluppare condivisione ed una crescita personale per uno dei progetti più interessanti di quest’anno.
Per questa nuova serie di opere continua il filone maggiormente astratto del progetto, sia Matt W. Moore, PUSH che Victor Reyes sviluppano la loro personale visione agendo sugli spazi attraverso una grande enfasi cromatica estendendo le opere attraverso forme e figure differenti ed appartenenti ai personali immaginari. Matt W Moore sfrutta appieno lo spazio muovendo una serie di configurazioni e differenti livelli di profondità, la scelta cromatica si estende in verticale passando da colori più freddi a quelli più caldi in un continuo senso di grande movimento. Dal canto suo PUSH invece sceglie il consueto approccio a caselle con una serie di figure triangolari, di differenti colori, che si aprono e si chiudono su tutto il background di colore nere. Infine Victor Reyes che rappresenta forse l’approccio maggiormente più istintivo ed evocativo, l’artista sceglie di affidarsi ad una sequenza incredibili di forme, morbide, arricciate su se stesse, le vediamo svilupparsi ed intrecciarsi tra loro generando spirali, cambiando camaleonticamente colore, passando al bianco ed al nero ritornando infine ad accendersi come giganteggianti fiamme.
Il risultato finale di questa bella serie sono opere personale ma al contempo legate tra di loro, una sorta di evoluzione visiva che passa da momenti maggiormenti istintivi ad attimi più precisi e netti e che poggia tutto il suo impatto finale su una grande varietà cromatica e sull’eccellente impatto finale.
Scrollate giù dopo il salto ad attendervi un ampissima selezioni di scatti per ammirare tutti i dettagli di questa intensa sessione, dateci un occhiata e restate sintonizzati nei prossimi giorni proseguiremo infatti a raccontarvi i lavori all’interno del bel progetto statunitense.
Pics by OnePointEight via Arrested Motion