Massimo Sirelli – New Piece for ALTrove Festival
Dopo una breve pausa ritorniamo con piacere a Catanzaro a raccontarvi le meraviglie dell’ultima edizione dell’ALTrove Festival, tra gli artisti partecipanti troviamo Massimo Sirelli che coglie appieno lo spirito della rassegna con un lavoro dal forte impatto e coinvolgimento.
Per gli organizzatori della rassegna hanno dato vitale importanza alla promozione di un festival che potesse distogliere l’attenzione o meglio dare l’impressione, per mezzo degli interventi in strada, di trovarsi appunto altrove, in un altro luogo, con l’idea implicita di rompere il circolo vizioso di monotonia che la città ha creato intorno a sé. È interessante notare come in un preciso momento storico in cui molti sentono l’esigenza di spostarsi in un altro luogo, magari in un altro Stato per cercare di sovvertire la propria difficile esistenza, quell’altrove si trasformi nella città di tutti i giorni, nei muri che ci hanno circondato per anni e che ora vivono un nuovo inizio, una nuova visione e di conseguenza stimolano lo stesso processo in chi osserva le opere o semplicemente passeggiando, si trova a contatto con le stesse. Ben venga quindi un luogo fittizio in cui scaricare le proprie angosce e paura, ben venga il nuovo a rimpolpare la vita quotidiana, ed in questo senso come detto l’intervento portato a termine da Massimo Sirelli rappresenta una sorta di manifesto.
Attivo in differenti ambiti ed approcci, alcuni di voi ricorderanno il precedente progetto “Draft – Insolite Facce“, l’interprete Italiano sceglie di lavorare su uno dei luoghi più suggestivi della città, la spiaggia che si piega al colore in una trasformazione totale e coinvolgente. L’idea dell’artista è quella di andare semplicemente a sostituire i massi di cemento appoggiate sugli scogli con blocchi di colore, come se un ipotetica mano si sia divertita ad agganciare una serie di piccoli mattoncini di lego. L’idea funziona ed lo spot dell’altrove che si manifesta attraverso il colore dove non dovrebbe esserci, dove il nostro sguardo si aspetta il grigio infranto dalla onde che invece ora si scagliano contro giganteschi cubi cromatici, carichi ed accessi, un braccio che invade il mare e che più di tutto rappresenta la speranza di un cambiamento personale e collettivo, completo ed efficace.
In calce al nostro testo come sempre una bella serie di scatti con i dettagli di quest’ultima lavoro, il consiglio è come sempre quello di darci un occhiata, siamo certi che anche voi come noi ne apprezzerete l’impatto ed in attesa di nuovi aggiornamenti qui trovate tutti i precedenti interventi conclusi durante i giorni del Festival.
Thanks to The Festival for The Pics