MART – New Mural for Bicycle Film Festival in Moscow
Torniamo con piacere ad approfondire il lavoro di MART, l’interprete Argentino si è da poco spostato a Mosca per l’inizio del suo intenso tour Europeo, qui ha avuto modo di dipingere questa bella parete in occasione del Bicycle Film Festival.
Avevamo fatto la conoscenza dell’artista qualche mese addietro durante l’intenso tour di Nelio in Argentina, i due avevano dato vita ad uno degli interventi più belli fin qui visti durante l’anno (Covered), così come la bella parete dipinta in combo con il connazionale Poeta (Covered), da qui la nostra attenzione si è progressivamente spostata verso il lavoro dell’artista Argentino curiosi di scoprire ed avere davanti agli occhi qualcosa di esclusivamente suo.
L’occasione è la partecipazione dell’artista alla rassegna Russa, organizzato da Vladimir Kumov, conosciuto dall’interprete durante il tour del promoter dal Messico in Argentina in bicicletta. L’evento come suggerisce il nome è incentrato sul tema della bicicletta e sul suo utilizzo in città come mezzo di spostamento sostenibile. In questo senso la scelta di coinvolgere l’artista non è affatto casuale, diviso infatti tra due percorsi per certi versi opposti, MART porta avanti parallelamente un impostazione pittorica sia figurativa che maggiormente astratta andando a sviluppare in entrambi i percorsi un preciso slancio pittorico.
Nei nostri precedenti post abbiamo avuto il piacere di vedere da vicino la particolare indole astratta dell’artista, con questa sua ultima fatica andiamo però a porre l’accento sulla produzioni maggiormente figurata che trova proprio nella bicicletta uno dei suoi punti cardine.
Ancora una volta veniamo accolto da un approccio altamente viscerale, un bagno di sensazioni ed emozioni coniugato attraverso la consueta forza cromatica che accompagna i lavori degli artisti Sudamericani. L’impressione è quella che l’interprete scelga un approccio in grado di simulare un moto continuo, il tratto si sviluppa rapido, quasi acido, così come le forme e silhouette dei personaggi e degli oggetti raffigurati si muovono sinuose all’interno dello spazio a disposizione. In generale l’artista va a simulare una sorta di pittura fanciullesca, richiamando a se colori, riempimenti ‘sporchi’ e sviluppando un empatia con chi osserva che ci si ritrova ampiamente.
Il simbolo ricorrente è come detto quello della bicicletta, il mezzo di trasporto viene utilizzato da MART per sviluppare le proprie riflessioni sulla natura umana ed accompagna chi osserva all’interno di un mondo carico di colore, altre volte sintetico e ridotto all’osso al limite dell’astratto laddove l’espressività non è sviluppata dai personaggi proposti ma piuttosto dallo stesso mezzo. In questo senso le ruote rappresentano l’ideale volano espressivo, nascondono colori, raggi cromatici, scenari urbani, oppure lo il giusto stacco equilibrato che bilancia una tela carica di colore ed emozioni differenti.
In calce al nostro testo potete trovare una bella serie di scatti con tutti i dettagli dell’intervento, dateci un occhiata, siamo certi infatti che anche voi come noi non mancherete di apprezzare ma restate sintonizzati nei prossimi giorni proseguiremo infatti a seguire gli spostamenti dell’interprete.
Thanks to The Artist for The Pics