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M-City – New Mural for Standing Rock Indian Reservation

Nei giorni scorsi il grande M-City ha terminato questa nuovo intervento in cui l’artista si schiera apertamente con gli indiani della Standing Rock Indian Reservation.

La Standing Rock Indian Reservation è uno dei luoghi più poveri degli Stati Uniti, proprio qui si stanno verificando continue proteste per via della costruzione di un gigantesco gasdotto, il Dakota Pipeline, già ribattezzato Black Snake. Il progetto prevede il trasporto di circa 470 barili di petrolio nel corso di un’unica giornata, e si trova a mezzo miglio di distanza dalla riserva Indiana. I manifestanti non vogliono che il tubo attraversi il fiume Missouri, a causa della fuoriuscita di petrolio nell’acqua che comporterebbe la devastazione del proprio ecosistema.

A rispondere alle protesta, la polizia e società di sicurezza private che stanno utilizzando metodi di repressione quali spray al pape e cani, il tutto inevitabilmente accentuato dalla vittoria di Trump come presidente, che comporterà un inasprimento delle misure per portare avanti progetti come questo.

Partendo da questi avvenimenti M-City che, nonostante si trovi a kilometri di distanza, decide di offrire il proprio contributo alla causa #NoDAPL realizzando uno dei suoi iconici interventi. L’idea è proprio quella di veicolare il messaggio e sensibilizzare quante più persone possibili circa la vicenda della riserva Indiana.

M-City sintetizza con il suo iconico immaginario, una serie di corposi riferimenti alla vicenda, laddove il mostro in primo piano, rappresenta proprio il gasdotto, così come il grande numero di automobili delle forze dell’ordine, la forza della protesta.

Scrollate giù, ad accompagnare il nostro testo tutti i dettagli di quest’ultima fatica del grande autore Polacco, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi e succosi aggiornamenti.

Pics via Sosm

M-City – New Mural for Standing Rock Indian Reservation

Nei giorni scorsi il grande M-City ha terminato questa nuovo intervento in cui l’artista si schiera apertamente con gli indiani della Standing Rock Indian Reservation.

La Standing Rock Indian Reservation è uno dei luoghi più poveri degli Stati Uniti, proprio qui si stanno verificando continue proteste per via della costruzione di un gigantesco gasdotto, il Dakota Pipeline, già ribattezzato Black Snake. Il progetto prevede il trasporto di circa 470 barili di petrolio nel corso di un’unica giornata, e si trova a mezzo miglio di distanza dalla riserva Indiana. I manifestanti non vogliono che il tubo attraversi il fiume Missouri, a causa della fuoriuscita di petrolio nell’acqua che comporterebbe la devastazione del proprio ecosistema.

A rispondere alle protesta, la polizia e società di sicurezza private che stanno utilizzando metodi di repressione quali spray al pape e cani, il tutto inevitabilmente accentuato dalla vittoria di Trump come presidente, che comporterà un inasprimento delle misure per portare avanti progetti come questo.

Partendo da questi avvenimenti M-City che, nonostante si trovi a kilometri di distanza, decide di offrire il proprio contributo alla causa #NoDAPL realizzando uno dei suoi iconici interventi. L’idea è proprio quella di veicolare il messaggio e sensibilizzare quante più persone possibili circa la vicenda della riserva Indiana.

M-City sintetizza con il suo iconico immaginario, una serie di corposi riferimenti alla vicenda, laddove il mostro in primo piano, rappresenta proprio il gasdotto, così come il grande numero di automobili delle forze dell’ordine, la forza della protesta.

Scrollate giù, ad accompagnare il nostro testo tutti i dettagli di quest’ultima fatica del grande autore Polacco, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi e succosi aggiornamenti.

Pics via Sosm