M-City – New Piece for Vilnius Street Art Festival
Ci spostiamo a Vilnius in Lituania dove il grande M-City ha da poco terminato questo nuovo e splendido lavoro in occasione dei lavori per la seconda edizione dell’ottimo Vilnius Street Art Festival, primo festival di arte urbana nel paese.
Come spesso abbiamo avuto modo di vedere il lavoro di M-City è perlopiù sviluppato attraverso un utilizzo spasmodico di stencil, attraverso la creazione di piccole forme l’artista va ad intaccare gli spazi riassumendo all’interno delle visioni rappresentati tutto il suo background e gli studi accademici che coinvolgono l’architettura. Nell’indagine visiva dell’artista andiamo quindi ad impattare con forme e visioni prettamente industriali e con un tratto che riduce all’osso, stilizzandoli, gli elementi urbani e sopratutto meccanici, un fare illustrativo se vogliamo arricchito da un binomio cromatico spesso fortemente radicato e che lo vede altrettante volte confrontarsi unicamente con il bianco e con il nero con l’aggiunta di un altra tinta a rinforzare le sue produzioni. Specialmente nell’ultimo anno abbiamo assistito con piacere ad una evoluzione sostanziale delle stilistiche di lavori dell’artista, gli interventi si sono fatti mano a mano più complessi e caratterizzato da una serie di distorsioni visive o coinvolgimenti architettonici che hanno investito tutta la sua produzione rivelandone la continua ricerca e soprattutto un nuovo e coinvolgente impatto scenico che dal canto nostro abbiamo senza dubbio apprezzato.
Per capire affondo la portata dell’intervento del grande artista Polacco bisogna ricordare come Vilnius sia una piccola cittadina, il più popolosa del paese, è possegga un intatto e splendido centro storico barocco tra i più estesi e meglio conservati d’Europa (patrimonio dell’umanità – UNESCO). In questo particolare ambiente di contro abbiamo una lunga storia di rapidi cambiamenti politici ed economici, con il piuttosto recente abbraccio alla democrazia da parte del paese dopo l’uscita dall’Unione Sovietica.
Proprio il festival con la sua programmazione sta cercando di variare e trasformare l’aspetto di quegli edifici legati all’influenza sovietica offrendo al contempo agli artisti l’opportunità di sperimentare su superfici ed architetture differenti. Proprio M-City ha infatti qui l’opportunità di lavorare direttamente su quello che era il Palazzo dei Soviet, qui l’interprete va a trasformare l’intero assetto del grande colonnato inserendo, attraverso il proprio iconico stile, una bella riflessione visiva sulla storia oscura e tumultuosa legata proprio allo stabile, al contempo l’artista ne esalta l’innata bellezza contribuendo e raccogliendo appieno l’eredità della rassegna stessa.
Nulla’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella serie di scatti che ripercorrono le fasi di lavorazione di quest’ultima fatica dell’interprete, dateci un occhiata e restate sintonizzati per nuovi aggiornamenti dal Festival con i lavori di Aryz ed Ernest Zacharevic da svelare.
Pics by Henrik Haven