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GORGO

Luzinterruptus – “The Plastic We Live With” in Bordeaux

Lo scorso ottobre il FAB Festival de Bordeaux ha invitato i Luzinterruptus a realizzare una nuova installazione.

“The Plastic We Live With” rappresenta, in modo efficace e facilmente comprensibile da chiunque, l’eccesso di plastica che caratterizza le nostre vite. Gli artisti riflettono ed evidenziano come tutto ciò che consumiamo è fatto o avvolto con questo materiale, su come la plastica sia addirittura presente in piccole particelle nei cibi che ingeriamo. Il riciclaggio non è infatti sufficiente ad affrontare questo problema, ecco perché il governo Francese ha adottato misure per ridurne il più possibile l’uso, vietando ad esempio l’utilizzo di sacchetti di plastica nei negozi.

Proprio quest’ultima misura legislativa è stata essenziale nella realizzazione dell’intervento a Bordeaux. Gli artisti per lo sviluppo del progetto necessitavano infatti di qualcosa come 6.000 unità, ottenute dai magazzini dei negozi presenti in città.

Partendo da questi spunti ed affrontando nuovamente uno dei temi maggiormente ricorrenti nella loro produzione, i Luzinterruptus sono intervenuti sulla facciata del vecchio Virgin Megastore sviluppando un intervento capace di dare l’impressione che la plastica avesse riempito e stesse per fuoriuscire dall’edificio.

Efficace sia di giorni che di notte – con la consueta aggiunta di luci – l’opera è stata realizzata in 10 giorni. Visibile per 4 giorni, l’installazione ha infine visto al lavoro 30 volontari dell’Asociacion Bénévoles en Action che per 3 mesi hanno raccolto i sacchetti necessari e lavorato all’assemblaggio e smontaggio dell’intervento insieme agli artisti.

Thansk to The Artists for The Pics
Pics by Lola Martínez

Luzinterruptus – “The Plastic We Live With” in Bordeaux

Lo scorso ottobre il FAB Festival de Bordeaux ha invitato i Luzinterruptus a realizzare una nuova installazione.

“The Plastic We Live With” rappresenta, in modo efficace e facilmente comprensibile da chiunque, l’eccesso di plastica che caratterizza le nostre vite. Gli artisti riflettono ed evidenziano come tutto ciò che consumiamo è fatto o avvolto con questo materiale, su come la plastica sia addirittura presente in piccole particelle nei cibi che ingeriamo. Il riciclaggio non è infatti sufficiente ad affrontare questo problema, ecco perché il governo Francese ha adottato misure per ridurne il più possibile l’uso, vietando ad esempio l’utilizzo di sacchetti di plastica nei negozi.

Proprio quest’ultima misura legislativa è stata essenziale nella realizzazione dell’intervento a Bordeaux. Gli artisti per lo sviluppo del progetto necessitavano infatti di qualcosa come 6.000 unità, ottenute dai magazzini dei negozi presenti in città.

Partendo da questi spunti ed affrontando nuovamente uno dei temi maggiormente ricorrenti nella loro produzione, i Luzinterruptus sono intervenuti sulla facciata del vecchio Virgin Megastore sviluppando un intervento capace di dare l’impressione che la plastica avesse riempito e stesse per fuoriuscire dall’edificio.

Efficace sia di giorni che di notte – con la consueta aggiunta di luci – l’opera è stata realizzata in 10 giorni. Visibile per 4 giorni, l’installazione ha infine visto al lavoro 30 volontari dell’Asociacion Bénévoles en Action che per 3 mesi hanno raccolto i sacchetti necessari e lavorato all’assemblaggio e smontaggio dell’intervento insieme agli artisti.

Thansk to The Artists for The Pics
Pics by Lola Martínez