Liqen – “El jardín de las Transmutaciones” New Mural
Dopo alcune settimane di silenzio, ecco tornare al lavoro Liqen, il grande artista Spagnolo ha da poco terminato di dipingere questa nuova e grandissima parete a Vigo, sua città natale, dando forma e sostanza al consueto immaginario fantastico.
Ci piace Liqen, ci piace dannatamente grazie alla sua capacità di immaginare mondi ed universi fantastici, impossibili, eppure così dannatamente legati al reale, al presente, con i quali l’autore Iberico si confronta con lo spazio urbano. Le produzioni dell’artista risultano pregne, cariche di stimoli differenti, è un confronto di volta in volta con dettagli incredibili, situazioni, soggetti, elementi e storie che ciascuna immagine presente all’interno dell’opera, riesce a trasmettere. Sta tutta qui la magia, nella capacità di calamitare l’attenzione di chi osserva, nel far immergere lo spettatore all’interno di un circuito di emozioni e stati d’animo differenti, perso, all’interno di un’unica finestra fantastica, dove piante, animali, esseri fantastici, vivono la loro esistenza spensierata. Mai banali le opere dello Spagnolo vivono a stretto contatto con il luogo all’interno del quale prendono vita. L’autore plasma le sue creature in funzione di un riflessione spesso legata alla società moderna, sottoponendo chi osserva a contrapposizione tematiche forti. La natura e la tecnologia, le macchine e gli animali, la razionalità e la fantasia, sono tutti elementi e temi ricorrenti all’interno di un immaginario che non smette mai di sorprenderci.
Uno degli elementi distintivi della pittura dell’interprete e la sua capacità di commutare forme, elementi ed oggetti differenti, andando a creare dei potenti mash-up estetici. La natura, l’essere umano, la tecnologia, gli animali, oggetti ed elementi differenti, si miscelano e fondono tra di loro creando figure e characters dall’aspetto bizzarro ed impossibile. Sta qui l’universo dell’autore, nella sua capacità di creare esseri impossibili, dare loro un nome e costruire un personale universo immaginario da quale raccogliere continuamente spunti differenti. Il tratto diviene meticoloso, così come l’utilizzo del colore, per una profondità pittorica unica nel suo genere.
Dal titolo “El jardín de las Transmutaciones”, quest’ultima fatica di Liqen ben rende le caratteristiche uniche del lavoro dell’interprete Spangolo. Lo spazio viene infatti completamente coperto da una serie di figure ibride misto mare e terra, intente a camminare in cielo, come se quest’ultimo fosse, un foglio di carta.
It was not easy, before start working on this mural was ten days with antibiotics for an infection, which made my physical and mental condition was not the best and saw distorted, aside from my usual online process and venturing in giving volume swept spot, all this accompanied by heavy preparations and preliminary negotiations with anchored politicians without vision on a comprehensive project that could have been very good, much better than it was. I will pronounce on this later.
The fact that it was in my hometown do not know if he had any influence on my ups and downs, but have their days to run and the weather did not help, especially in the first four days of the 8 total for achieving the mural, rain and a wind from hell, which by now not allowed to draw and ungry Liqen I possess, made heavy work. For these external factors Liqen was not particularly satisfied with the finished work, especially the shadows and the general compositional approach, time pouncing on and were too shades and colors to 25 meters high wall. But there was no other option and finally ended in the best way we could.
The beginning was marked with the broad outlines, had a sort of sketch on paper that did reconcile with small windows that look, this was enough to guide me and start drawing with the pole, then came color, each layer at the time and stage.
Pics by Carlos Alvarez and The Artist