Know Hope – New Mural for POW WOW Hawaii 2014
Continuiamo il nostro recap sulle meraviglie del POW WOW Hawaii Festival 2014, il grande artista con base a Tel Aviv Know Hope ha infatti da poco portato a termine uno dei suoi caratteristici interventi negli spazi e nei cunicoli di questa officina meccanica.
La particolare dialettica visiva e testuale degli interventi di Know Hope ci ha sempre lasciato in balia di sensazioni e riflessioni profonde, è forse questa la spinta maggiore dei suoi lavori, la capacità di interagire con gli spazi e sopratutto con le persone attraverso un tratto pulito, senza ghirigori, accompagnato da temi e spunti sempre piuttosto impegnati che spingono chi osserva le sue produzioni a porsi dubbi e domande. L’operato dell’interprete viene supportato dai suoi canonici personaggi, che si tratti di installazioni con materiali da recupero oppure grandi o piccole pareti, le opere dell’artista, accompagnate da una frase o da un piccolo testo, risultano in tutta la loro eccentricità uno stimolo diretto, nascoste all’interno degli anfratti urbani, poste su luoghi insoliti, catturano lo sguardo e riescono ad imbastire un dialogo forte e ridondante che nasconde nei suoi toni decisamente poetici tutta la sua forza. I characters di Know Hope attraverso un tratto pulito vengono dipinti unicamente in bianco e nero con l’unica eccezione del cuore che viene realizzato dall’artista in un rosso vivo, le loro pose plastiche, i loro sguardi malinconici, quasi inespressivi, distribuiscono pensieri, istillano scaglie di sogni, focalizzandosi sugli aspetti più emotivi e viscerali della natura umana, hanno la capacità di entrare in contatto con chi li osserva lasciando loro i dubbi e le angosce, le paure ed i pensieri, in un groviglio di sensazioni contrastanti che corre veloce dalla mente su tutta la pelle.
Come detto lo spot, nella zona di Kaka’ako, risulta piuttosto insolito, per la rassegna hawaiana Know Hope mette appunto un doppio intervento, noi vogliamo concentrare la nostra attenzione in particolare sul primo. Il tratto minimale accompagna lo sguardo all’interno di una nuova rappresentazione, osserviamo quindi uno storno di uccelli, appena percettibile, librarsi dall’acqua, gli stessi con le loro lacrime bagnano la superficie andando a creare una serie di increspature, vediamo poi uno dei caratteristici personaggi dell’artista quasi intento a raccogliere questo pianto. L’impatto con questa opera ci ha dapprima lasciato interdetti, approfondendo le immagini emerge ancora una volta tutto il carattere riflessivo dell’interprete in quello che è un lavoro che si presta a differenti chiavi di lettura, un rappresentazione cruda di un dolore acuto che può essere letto come una visione dell’abbandono, della propria terra, dei propri cari, della natura stessa che ci lascia in un mare di problemi in balia del nostro destino, un opera ancora una volta fine e fortemente emotiva e che nuovamente ci fa apprezzare tutto l’impegno e la capacità espressiva e comunicativa del grande interprete.
Scrollate giù, dopo il salto una ricca serie di scatti che ripercorrono le fasi del making of di questa sua ultima magia in aggiunta alle immagini dell’eccellente risultato finale, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per tutti gli aggiornamenti da Honolulu, enjoy it.
Pics via Arrested Motion and Street Art News