KidGhe – New Mural in Guadalajara, Mexico
Andiamo con piacere ad approfondire il lavoro di KidGhe, l’artista ha da poco terminato un nuovo lavoro a Guadalajara in Messico mostrandoci ancora una volta tutta la personalità del proprio approccio visivo e tematico.
Abbiamo spesso incrociato il nostro cammino all’interno di ramificazioni dell’arte urbana prettamente legate ad un approccio maggiormente vicino ai graffiti, affascinati da una precisa volontà di spingere lo studio e la ricerca sulle lettere verso un nuovo tipo di astrattismo, criptico e fortemente legato per struttura, stilistica ed influenza alla pratica urbana. In quest’ottica KidGhe rappresenta un interessante scoperta, il lavoro dell’interprete va quindi si a rievocare elementi e stilistica tipicamente appartenente al background da writers, in una rielaborazione che va nel suo lettering però a cogliere aspetti che richiamano nella struttura e nella stessa sintassi delle forme e degli elementi proposti visioni prettamente architettoniche. Osservando le produzioni dell’artista emerge quindi un tratto forte e dettagliato che si muove sulla superficie di lavoro accartocciandosi su stesso, ruotando e ingannando la vista attraverso una profondità ed una tridimensionalità fortemente rimarcate, nell’idea dell’interprete, quello che maggiormente coinvolge, c’è la volontà di utilizzare elementi visivi che richiamano fortemente quelli della città assoggettati e rielaborati attraverso una chiave di lettura funzionale allo sviluppo di una forma complessa e sfaccettata. Nelle produzioni in studio così come nei lavori in strada emergono così come delle mappe planimetriche che celano all’interno dei riquadri, delle strade e delle viuzze cittadine, queste precise soluzioni visive vanno a contrapporsi ai grandi allestimenti di forme e configurazioni tridimensionali, come se ci trovassimo in una sorta di rapporto tra quelle che sono le forme rappresentate dell’alto, quindi piane e piatte, e quella che è davvero la loro fisionomia reale che si apre e va ad emergere all’interno delle superficie di lavoro. Gli elementi raffigurati richiamano quindi nella forma casupole, tetti ed altre strutture architettoniche che fondendosi tra di loro, elevandosi, intersecandosi e mischiandosi all’interno di un unico piano visivo, sviluppando in un certo senso un trama ed alfabeto a se, criptico, chiuso e dalla difficilissima lettura visiva, riconducendo quindi in questo modo ad un approccio tipicamente appartenente al mondo dei graffiti, e rivelando tutta la sensibilità di KiDghe nell’esigenza di trattare temi come la costruzione così come la decostruzione. Proprio quest’ultimo sembra essere il filo conduttore di tutta l’esperienza visiva dell’artista per un lavoro che coinvolge e spinge chi osserva a ricercarne la differenti modalità di interazione, a scovare la familiarità delle strutture raffigurate, così come a scavare all’interno delle stesse per ricercarne la forma originaria od a trovare gli elementi urbani raffigurati.
Pics by The Artist