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JUFE – New Murals for Museo Organico de Romerillo

Dopo parecchie settimane, torniamo ad approfondire il lavoro di JUFE, nuovo aggiornamento infatti per l’artista Portoricano che nei giorni scorsi ha terminato di realizzare due nuove pittura a Cuba durante i lavori per la Biennale d’arte.

Sempre più affascinati dal particolare approccio pittorico dell’interprete, vogliamo il nostro sguardo all’ultimo approdo tematico che così fortemente ne sta caratterizzando le produzioni nell’ultimo periodo.

Nel nostro raccontarvi il lavoro dell’artista, abbiamo sempre sottolineato il valore di una produzione che si affida ad una impostazione cromatica che predilige il nero, a contrasto con le linee bianche tracciate, come sua unica componenti cromatica. Aldilà della scelta tonale, che risulta particolarmente azzeccata, è ciò che JUFE va ad esprimere attraverso questa sintassi pittorica a coglierci puntualmente sorpresi.

Il tratto dell’autore si sviluppa attraverso una forte connotazione figurativa, capace di imbastire un percorso di realisticità unico però nel suo genere. L’idea è quella di una raffigurazione analogica, distaccata quindi dalla realtà, dalla quale prende l’aspetto e la sostanza, rielaborandone però la fisionomia attraverso linee acute e sottili capaci di rievocare un processo al computer.

Questo particolare indirizzo stilistico è il risultato degli studi accademici come architetto, capaci quanto mai di sensibilizzare l’interprete verso una ricerca della forma in funzione di uno sviluppo lineare. Le piccole pennellate generate meticolosamente e con pazienza dall’artista, vanno a comporre la forma e la sostanza degli oggetti e degli elementi che lo stesso sceglie di rappresentare. I dettagli al massimo, costituiscono un tracciato visivo unico nel suo genere, caratterizzano l’opera giocando con la percezione della mente.

Abituati a confrontarci con elementi ed immagini di diversa natura, stupisce l’ultimo approdo di JUFE che sta rivolgendo sempre più il proprio sguardo verso paesaggi e visioni naturali. La raffigurazione dell’artista passa quindi da qualcosa di materiale e tangibile, ad uno spettro maggiormente emotivo, viscerale, in quella che diviene un raffigurazione di scorci ed immagini differenti, dal quale, ad esempio come nella seconda fatica tra queste ultime due, emergono elementi geometrici appena suggeriti e letteralmente tracciati attraverso un intenso gioco di vuoto e pieno.

Ad accompagnare il nostro testo una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, il consiglio è quello di mettervi comodi e darci un occhiata, siamo certi infatti che anche voi come noi non mancherete di apprezzare.

Thanks to The Artist for The Pics

JUFE – New Murals for Museo Organico de Romerillo

Dopo parecchie settimane, torniamo ad approfondire il lavoro di JUFE, nuovo aggiornamento infatti per l’artista Portoricano che nei giorni scorsi ha terminato di realizzare due nuove pittura a Cuba durante i lavori per la Biennale d’arte.

Sempre più affascinati dal particolare approccio pittorico dell’interprete, vogliamo il nostro sguardo all’ultimo approdo tematico che così fortemente ne sta caratterizzando le produzioni nell’ultimo periodo.

Nel nostro raccontarvi il lavoro dell’artista, abbiamo sempre sottolineato il valore di una produzione che si affida ad una impostazione cromatica che predilige il nero, a contrasto con le linee bianche tracciate, come sua unica componenti cromatica. Aldilà della scelta tonale, che risulta particolarmente azzeccata, è ciò che JUFE va ad esprimere attraverso questa sintassi pittorica a coglierci puntualmente sorpresi.

Il tratto dell’autore si sviluppa attraverso una forte connotazione figurativa, capace di imbastire un percorso di realisticità unico però nel suo genere. L’idea è quella di una raffigurazione analogica, distaccata quindi dalla realtà, dalla quale prende l’aspetto e la sostanza, rielaborandone però la fisionomia attraverso linee acute e sottili capaci di rievocare un processo al computer.

Questo particolare indirizzo stilistico è il risultato degli studi accademici come architetto, capaci quanto mai di sensibilizzare l’interprete verso una ricerca della forma in funzione di uno sviluppo lineare. Le piccole pennellate generate meticolosamente e con pazienza dall’artista, vanno a comporre la forma e la sostanza degli oggetti e degli elementi che lo stesso sceglie di rappresentare. I dettagli al massimo, costituiscono un tracciato visivo unico nel suo genere, caratterizzano l’opera giocando con la percezione della mente.

Abituati a confrontarci con elementi ed immagini di diversa natura, stupisce l’ultimo approdo di JUFE che sta rivolgendo sempre più il proprio sguardo verso paesaggi e visioni naturali. La raffigurazione dell’artista passa quindi da qualcosa di materiale e tangibile, ad uno spettro maggiormente emotivo, viscerale, in quella che diviene un raffigurazione di scorci ed immagini differenti, dal quale, ad esempio come nella seconda fatica tra queste ultime due, emergono elementi geometrici appena suggeriti e letteralmente tracciati attraverso un intenso gioco di vuoto e pieno.

Ad accompagnare il nostro testo una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, il consiglio è quello di mettervi comodi e darci un occhiata, siamo certi infatti che anche voi come noi non mancherete di apprezzare.

Thanks to The Artist for The Pics