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GORGO

Jorge Pomar con Alberonero, Tybet e Antonin Hako a Buenos Aires

Dopo aver preso parte ai lavori per l’Altrove Festival, Jorge Pomar è tornato nella sua Buenos Aires dove ha realizzato due nuove pitture in collaborazione con Alberonero, Tybet e Antonin Hako.

Dal titolo “Colore e forma, Ejercizio Nº1” il primo intervento è stato dipinto in collaborazione con Alberonero. L’opera è caratterizzata da un approccio spontaneo e dal giusto mix tra i differenti linguaggi dei due artisti: Jorge Pomar si è occupato delle forme, l’artista Italiano si è invece concentrato sullo studio dei colori applicati alle stesse.

Dipinta su una enorme superfice ed intitolata “Dársena”, la seconda pittura ha visto Jorge Pomar collaborare con Alberonero, Tybet dei Turbosafary e Antonin Hako, quest’ultimo ex membro dei THTF.

Per questa grande opera il quartetto di artisti ha lavorato attraverso un linguaggio comune, ispirandosi a quello presente sui container e alle bandiere marittime. L’idea era quella di far sembrare l’intera struttura come una gigantesca nave astratta.

Photo Credit: The Artist

Jorge Pomar con Alberonero, Tybet e Antonin Hako a Buenos Aires

Dopo aver preso parte ai lavori per l’Altrove Festival, Jorge Pomar è tornato nella sua Buenos Aires dove ha realizzato due nuove pitture in collaborazione con Alberonero, Tybet e Antonin Hako.

Dal titolo “Colore e forma, Ejercizio Nº1” il primo intervento è stato dipinto in collaborazione con Alberonero. L’opera è caratterizzata da un approccio spontaneo e dal giusto mix tra i differenti linguaggi dei due artisti: Jorge Pomar si è occupato delle forme, l’artista Italiano si è invece concentrato sullo studio dei colori applicati alle stesse.

Dipinta su una enorme superfice ed intitolata “Dársena”, la seconda pittura ha visto Jorge Pomar collaborare con Alberonero, Tybet dei Turbosafary e Antonin Hako, quest’ultimo ex membro dei THTF.

Per questa grande opera il quartetto di artisti ha lavorato attraverso un linguaggio comune, ispirandosi a quello presente sui container e alle bandiere marittime. L’idea era quella di far sembrare l’intera struttura come una gigantesca nave astratta.

Photo Credit: The Artist