Jeroen Erosie, Graphic Surgery, and Tomek “Croisement” Show
Aperta lo scorso 12 di Marzo andiamo finalmente a dare un occhiata approfondita a “Croisement” eccellente group show allestito all’interno degli spazi della Galerie Celal di Parigi con i lavori di Jeroen Erosie, Graphic Surgery, e Tomek.
L’idea alla base dello show è quella di riunire sotto un unica esposizione tre differenti indirizzi personali e peculiari di ogni singolo artista partecipante, la ricerca, con così profondamente influenza ogni approccio produttivo dei quattro interpreti, la loro capacità di evadere dagli schemi rigidi per sperimentare attraverso influenze differenti forme e caratteristiche nuove, l’astrattismo e la gestualità, le geometrie così come lo studio della forma tutto racchiuso in un percorso sfaccettato ed avvincente.
In tutti e tre i casi si parte della strada per approdare al lavoro in studio, l’approccio dei Graphic Surgery ancora una volta rivela tutta la personale e visione astratta del duo, fondamentalmente impegnati a sviluppare un dialogo attraverso il bianco ed il nero come unici vettori cromatici, il duo porta nuovamente in dote il personale fulcro tematico che li vede impegnarsi una elaborazione continua di forme geometriche intervallate da elementi ed attimi maggiormente istintivi. Nell’idea degli artisti c’è l’esigenza di una rappresentazione forte e ridondante di paesaggi ed ambienti urbani ridotti attraverso una visione più pura, pulita ed astratta, una vera e propria decostruzione che strizza l’occhio ad un impronta analogica. Una distruzione ed un filtraggio per poi ricomporre le varie forme, si sviluppano assi e segmenti così come rombi e figure differenti il tutto bagnato da istanti maggiormente viscerali ed emotivi con colate di vernice e configurazioni più intricate. Dal canto suo come detto Jeroen Erosie sviluppa un un personale e peculiare studio delle forme, il lavoro dell’artista viene investito ed influenzato da differenti discipline ed esperienze personali, dai graffiti, all’illustrazione passando per gli studi di tipografia ed infine da una forte riflessione concettuale. Caratteristica principale del lavoro dell’interprete è la personale inflessione viscerale, le sue produzioni risultano infatti fortemente influenzate dalle emozioni e dagli stati d’animo del momento, raccolte, filtrate ed incanalate all’interno di in una trama visiva che partorisce forme e figure dalla forte cripticità. Nell’idea dell’artista c’è la sensibilità di un dialogo personale, difficile da leggere, celato e profondamente legato agli aspetti personali iniettati al suo interno. Infine Tomek l’artista esibisce una personale ricerca visiva sul tratto, vera e propria componente di spicco delle sue produzioni, esplorando una ricerca personale sulla gestualità e sui cambiamenti e le influenze della stessa all’interno di un range cromatico che spesso si affida al nero come unico interlocutore cromatico. La parte calligrafica dei suoi lavori emerge attraverso uno studio approfondito e ravvicinato di porzioni o parti di essa, l’impressione quindi è quella di osservare sezioni o zoom di un unica trama che vanno ad impattare con la mente dello spettatore offrendo e suggerendo forme e chiavi di lettura differenti e soggettive. Il lavoro dell’artista va quindi a stimolare l’immaginario di chi osserva offrendo l’opportunità, attraverso la propria gestualità ed il proprio tratto diretto e fortemente crudo, di leggere attraverso le linee e le figure rappresentate, immagini e spunti differenti per un lavoro dai forti risvolti emotivi e viscerali.
L’impatto con lo show ci ha lasciato senza dubbio scossi in maniere positiva, da Jeroen Erosie così come dal duo Graphic Surgery e da Tomek, veniamo investiti da tre differenti profili, tre indirizzi che rivelano tutta la ricerca e la peculiare visione, dalla strada viene portato tutto su tela e su differenti supporti offrendoci l’opportunità di una immersione concreta ed avvicinante attraverso opere che portando avanti percorso differenti ed intersecandosi tra di loro in alcuni casi, per uno show che segna un punto fermo all’interno dei diversi e personali percorsi artistici degli interpreti che ci ha lasciato positivamente coinvolti e letteralmente a bocca aperta.
Vi lasciamo alla bella selezione di scatti con tutti i dettagli dell’allestimento proposto certi che non mancherete di apprezzare, se vi trovate in zona e per tutti gli amici Parigini c’è tempo fino al prossimo 12 di Aprile per andare a darci un occhiata di persona, l’occasione è ghiotta e noi ve l’abbiamo detto.
Quatre artistes « chercheurs » qui loin de se satisfaire d’une esthétique figée ont cela en commun de remettre sans arrêt en question les résultats de leur travail et de traquer de nouveaux territoires.
Tous ont un passé et un présent sur les murs de la ville, mais, c’est pour mieux s’en nourrir puis s’en détacher dans leur travail d’atelier.
Cette exposition est l’occasion de croiser ces différentes démarches esthétiques, nées d’une posture de recherche et d’expérimentation, dont la règle est la remise en jeu permanentes entre concepts et liberté du geste.
Galerie Celal
45 Rue St Honore
75001 Paris
Thanks to The Artists for The Pics