JAZ – New Mural for SeaWalls 2015
Nuovo aggiornamento per Franco Fasoli aka JAZ, il campione Argentino, ospite del SeaWalls Festival che in questi giorni sta animando le strade di Cozumel in Messico, ha da terminato questa nuova ed intensa pittura, portando avanti gli ultimi stimoli del proprio lavoro.
Esattamente come accaduto lo scorso anno, PangeaSeed propone, attraverso l’arte urbana, l’opportunità di una riflessione sull’oceano e sulla salvaguardia delle specie marine. L’idea è proprio quella di sottolineare e sensibilizzare l’opinione pubblica circa i problemi che affliggono questo particolare habitat e tutti le specie che vivono all’interno di esso. Il progetto lavora attraverso differenti discipline, dalla scienza arrivando appunto all’arte, laddove proprio quest’ultima, rappresenta l’opportunità di veicolare al meglio una riflessione efficace e diretta. Se l’anno scorso la salvaguardia dello squalo rappresentava argomento principale, quest’anno si è deciso di dare ampia libertà agli autori invitati, lasciando loro quindi la possibilità di interagire con animali e specie differenti.
JAZ con “Eat This”, questo il titolo della sua ultima fatica, sceglie di approfondire le dinamiche legate allo squalo. In particolare il talento Argentino sceglie di veicolare la propria attenzione sul massacro di questi animali dovuto alla forte domanda di zuppa di pinne di squalo.
Se questa rappresenta la tematica cardine dell’opera, il confronto con la stessa passa per la nuova direzione estetica intrapresa dall’interprete. Accantonata la pittura catartica e spessa, l’autore ha scelto di muoversi verso una impostazione maggiormente grafica, ricca di colori vibranti, effetti di luce, lasciando immutate le dinamiche e gli aspetti peculiari delle sue figure. Continuando quindi a proporre il consueto mash-up di figure differenti, tra animali, wrestler ed elementi appartenenti al luogo di lavoro, attraverso una interpretazione della cultura popolare, delle tradizioni e del folklore, JAZ scandisce le opere attraverso una sintesi estrema. L’idea è quella di legarsi ad una estetica vicina al collage, le figure si fanno più dirette ed incisive, quasi plastiche, per un impatto finale che, senza dubbio, non lascia indifferenti e che da parte nostra, fin da subito abbiamo accolto favorevolmente.
Ad accompagnare le nostre parole una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima pittura, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi e succosi aggiornamenti sul lavoro dell’artista e sul festival Messicano.
Thanks to The Artist for The Pics