James Kalinda x Signora K – New Installation at Palazzo Orsoline Fidenza
Torniamo ad approfondire il lavoro di James Kalinda e della Signora K, in due interpreti hanno da poco terminato una nuova installazione in occasione di Fidenza 1979, mostra contemporanea di arte moderna all’interno degli spazi del Palazzo Orsoline dell’omonima città.
Condividendo la stessa estrazione tematica, con l’oscuro ed il mistico a fare da vero e proprio slancio emotivo e tematico delle loro produzioni, James Kalinda e Signora K vengono chiamati a partecipare alla quinta mostra realizzata dall’associazione JamaisVu. L’idea è quella di cogliere il quarto stralcio, l’idea di un Museo Regionale di Arte Contemporanea, del progetto voluto dall’amministrazione comunale di Fidenza, il concorso nazionale del 1979 (da qui il titolo dello show) che si prefiggeva di restaurare e valorizzare l’intero complesso dell’ex convento delle suore Orsoline.
I due interpreti hanno così l’opportunità di lavorare proprio all’interno della chiesa, James Kalinda e la Signora K sviluppano quindi un installazione a forma di piramide raccogliendo alla perfezioni e personali stimoli tematici e visivi. L’opera è realizzata in cartongesso, con un anima di acciaio ricavata da una struttura appartenente all’Associazione stessa. Dopo aver dato una base materica di gesso e cemento, donando quindi una forte lavorazione materica al lavoro con rilievi e colature di vario genere, i due interpreti si sono poi concentrati nell’applicazione del loro particolare universo visivo, il primo ha sviluppato l’iconico intreccio violaceo mentre la secondo sceglie invece di affidarsi al colore oro.
L’impostazione altamente viscerale del primo viene quindi unificata dalle presenza naturali della seconda, la miscela è quindi una profonda e soprattutto impattante immagine capace di stimolare le emozioni di chi osserva, la piramide strizza l’occhio alla fisionomia di una montagna con la presenza di alcuni fiori ad arricchirne la visione. La scelta del nome quindi, “Arenosa Montem Mariana”, non appare affatto casuale anzi richiama proprio l’aspetto delle montagne di arenaria, tipica roccia di cui sono fatti gli appennini, e del cardo mariano, tipico fiore delle montagne riallacciando il rapporto con la natura e l’uomo tanto importante nel percorso produttivo della Signora K.
Al tempo stesso l’opera si divide tra un aspetto conosciuto, e rivisitato attraverso l’immaginario dei due interpreti con una cima e le morene dei ghiacciai, mentre la seconda facciata risulta maggiormente legata ad una pittura organica in cui l’artista prosegue nel portare avanti la personale deformazione tematica, uomo animale.
Null’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto agli scatti con tutti i dettagli del lavoro realizzato, dateci un occhiata, siamo certi infatti che anche voi come non mancherete di apprezzare.
Thanks to The Artist for The Pics