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James Kalinda for Vertigo Truth Project

Torniamo ad approfondire il lavoro di James Kalinda, l’autore italiano nei giorni scorsi si è spostato a Santarcangelo di Romagna, dove ha avuto modo di realizzare due nuovi interventi all’interno di Mutonia, portando in dote nuovi ed interessanti stimoli stilistici.

L’artista italiano è stato chiamato per Vertigo Truth, progetto curato da Allegra Corbo e Su E Side e parte del programma del Festiva Santarcangelo dei Teatri. Vede al lavoro alcuni dei nomi di spicco della nostra scena, all’interno della Comunità internazionale di artisti (Mutonia), realtà unica nel suo genere a livello internazionale stabilitasi qui nei primi anni ’90 e figlia del collettivo Mutoid Waste Company.

In questo particolare contesto si inseriscono i due interventi di James Kalinda, “Horned” e “Madre” svettano tra muri e lamiere, torri con bandiere e arazzi che “marcano” il territorio, assemblage visionari, tra officine e roulotte, architetture industriali, totem artistici. Una frizzante spinta artistica che entra a contatto con le visioni e le particolari fascinazioni che da sempre accompagnano il percorso dell’interprete.

Non è mai stato semplice digerire le produzioni di James Kalinda, l’autore ha saputo dare forma e sostanza ad un immaginario duro, cupo e tetro, una visione decadente che trova il suo ideale sfogo nella mutazione dell’aspetto fisico di soggetti e personaggi differenti. L’incontro ed il confronto con queste visioni distorte provoca sensazioni contrastanti, mette a nudo tutte le fragilità, le malinconie e le esperienze difficili della nostra vita. Scava nel recondito delle sensazioni dell’animo umano l’interprete, lo fa senza freni, senza vincoli, producendo un riverbero che si attacca alla pelle, trasmette impulsi, sciogliendone i connotati, trasformandone definitivamente i tratti del corpo e del viso.

La pittura diviene sintomo di queste visioni, si animano ombre, figure cupe e crude, figlie dei malesseri dell’uomo moderno, trasudano malinconia, tristezza, odio e rabbia. Il confronto con questi soggetti è (quasi) sempre passato per un impulso pittorico legato a tinte e colori acidi, atti proprio a rimarcarne le sensazioni e gli impulsi. Stupisce James Kalinda, lo fa attraverso un cambio di passo rapido, scegliendo di abbandonare questa peculiarità e di abbracciare un senso maggiormente pittorico, il risultato è devastante.

Svuotate dalla forte prerogativa tonale, le figure dell’artista vivono ora un esistenza differente, legata si alle personali divagazioni tematiche a cui l’interprete continua a volgere il proprio interesse, ma arrivano qui con un impatto differente, con una rinnovata maturità visiva. L’attenzione è ora tutta per i dettagli, l’interprete scandisce le figure con una fortissima attenzione, un impulso pittorico che si affida al bianco ed al nero, ed ai relativi intermezzi, per un risultato finale dal fortissimo impatto finale.

In attesa di scoprire nuovi aggiornamenti sul progetto, e su questa nuova direzione intrapresa dell’artista, vi lasciamo ad alcuni scatti con tutti i dettagli delle due pitture, dateci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Thanks to The Artist for The Pics

James Kalinda for Vertigo Truth Project

Torniamo ad approfondire il lavoro di James Kalinda, l’autore italiano nei giorni scorsi si è spostato a Santarcangelo di Romagna, dove ha avuto modo di realizzare due nuovi interventi all’interno di Mutonia, portando in dote nuovi ed interessanti stimoli stilistici.

L’artista italiano è stato chiamato per Vertigo Truth, progetto curato da Allegra Corbo e Su E Side e parte del programma del Festiva Santarcangelo dei Teatri. Vede al lavoro alcuni dei nomi di spicco della nostra scena, all’interno della Comunità internazionale di artisti (Mutonia), realtà unica nel suo genere a livello internazionale stabilitasi qui nei primi anni ’90 e figlia del collettivo Mutoid Waste Company.

In questo particolare contesto si inseriscono i due interventi di James Kalinda, “Horned” e “Madre” svettano tra muri e lamiere, torri con bandiere e arazzi che “marcano” il territorio, assemblage visionari, tra officine e roulotte, architetture industriali, totem artistici. Una frizzante spinta artistica che entra a contatto con le visioni e le particolari fascinazioni che da sempre accompagnano il percorso dell’interprete.

Non è mai stato semplice digerire le produzioni di James Kalinda, l’autore ha saputo dare forma e sostanza ad un immaginario duro, cupo e tetro, una visione decadente che trova il suo ideale sfogo nella mutazione dell’aspetto fisico di soggetti e personaggi differenti. L’incontro ed il confronto con queste visioni distorte provoca sensazioni contrastanti, mette a nudo tutte le fragilità, le malinconie e le esperienze difficili della nostra vita. Scava nel recondito delle sensazioni dell’animo umano l’interprete, lo fa senza freni, senza vincoli, producendo un riverbero che si attacca alla pelle, trasmette impulsi, sciogliendone i connotati, trasformandone definitivamente i tratti del corpo e del viso.

La pittura diviene sintomo di queste visioni, si animano ombre, figure cupe e crude, figlie dei malesseri dell’uomo moderno, trasudano malinconia, tristezza, odio e rabbia. Il confronto con questi soggetti è (quasi) sempre passato per un impulso pittorico legato a tinte e colori acidi, atti proprio a rimarcarne le sensazioni e gli impulsi. Stupisce James Kalinda, lo fa attraverso un cambio di passo rapido, scegliendo di abbandonare questa peculiarità e di abbracciare un senso maggiormente pittorico, il risultato è devastante.

Svuotate dalla forte prerogativa tonale, le figure dell’artista vivono ora un esistenza differente, legata si alle personali divagazioni tematiche a cui l’interprete continua a volgere il proprio interesse, ma arrivano qui con un impatto differente, con una rinnovata maturità visiva. L’attenzione è ora tutta per i dettagli, l’interprete scandisce le figure con una fortissima attenzione, un impulso pittorico che si affida al bianco ed al nero, ed ai relativi intermezzi, per un risultato finale dal fortissimo impatto finale.

In attesa di scoprire nuovi aggiornamenti sul progetto, e su questa nuova direzione intrapresa dell’artista, vi lasciamo ad alcuni scatti con tutti i dettagli delle due pitture, dateci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Thanks to The Artist for The Pics