fbpx
GORGO

Jacyndol – A Series of New Murals

A distanza di davvero parecchio tempo torniamo con piacere ad approfondire il lavoro di Jacyndol, l’interprete Polacco ha infatti da poco terminato una nuova serie di lavori di varie e differenti dimensioni portando avanti il suo personale stile visivo.
Jacyndol porta avanti uno stile proprio che trova negli stimoli del cubismo con un dose di astrattismo a completare il quadro generale, la giusta linea di pittura, l’interprete si avvale di giochi di profondità, massimizza corpi umani e scenografie attraverso forme e figure geometriche, aumentandone l’efficacia grazie ad interessanti incursioni di colore che agiscono con lo scopo di accentuare le parti del corpo, emettere giochi di luci ed ombre ed fine da vere e proprie brillante scenografie, queste ultime non risultano piazzate li per riempire lo spazio ma piuttosto completare il quadro e la stilistica del lavoro offrendo interessanti esperimenti dimensionali veri e propri. In questo senso si sviluppa un quadro variegato che paga tutta l’influenza e gli stimoli del cubismo sviluppati attraverso un astrattismo appena accennato e che va a strizzare l’occhio alle correnti russe dei primi del novecento. L’interprete si muove in questo immaginario raffigurando corpi quadrati, esseri statici e legnosi a contrasto con figure più complesse e ricercate ed in parte più morbide, l’artista sembra voler raffigurare figure spente a contrasto con uomini di personalità ed ancora proponendo spaccati di vita quotidiana attraverso il proprio personale approccio visivo.
La poetica visiva di Jacyndol si pone quindi come controparte astratta, come urlo propagandistico capace di ripercorre e di rimodellare l’aspetto della realtà, un visione differente che non attecchisce con il reale ma che piuttosto prende una propria a personale direzioni inserendosi in un cammino visivo personalissimo e sfaccettato e che continua a non lasciarci indifferenti.
Da questi spunti esce la nuova infornata di idee e di visioni differenti, ironiche a tratti velenose che mirano a sottolineare la personale visione dell’interprete, nei luoghi rurali così come nei tetti di Mosca, tutto uno sterminato immaginario che si apre e che ci lascia entrare tra forme acute e curve inesistenti, spettacolo!
In attesa di scoprire nuovi e succosi aggiornamenti sul lavoro dell’artista vi invitiamo a dare un occhiata alla bella serie di immagini in calce al nostro testo, è tutto vostro! Enjoy it.

Jacyndol – A Series of New Murals

A distanza di davvero parecchio tempo torniamo con piacere ad approfondire il lavoro di Jacyndol, l’interprete Polacco ha infatti da poco terminato una nuova serie di lavori di varie e differenti dimensioni portando avanti il suo personale stile visivo.
Jacyndol porta avanti uno stile proprio che trova negli stimoli del cubismo con un dose di astrattismo a completare il quadro generale, la giusta linea di pittura, l’interprete si avvale di giochi di profondità, massimizza corpi umani e scenografie attraverso forme e figure geometriche, aumentandone l’efficacia grazie ad interessanti incursioni di colore che agiscono con lo scopo di accentuare le parti del corpo, emettere giochi di luci ed ombre ed fine da vere e proprie brillante scenografie, queste ultime non risultano piazzate li per riempire lo spazio ma piuttosto completare il quadro e la stilistica del lavoro offrendo interessanti esperimenti dimensionali veri e propri. In questo senso si sviluppa un quadro variegato che paga tutta l’influenza e gli stimoli del cubismo sviluppati attraverso un astrattismo appena accennato e che va a strizzare l’occhio alle correnti russe dei primi del novecento. L’interprete si muove in questo immaginario raffigurando corpi quadrati, esseri statici e legnosi a contrasto con figure più complesse e ricercate ed in parte più morbide, l’artista sembra voler raffigurare figure spente a contrasto con uomini di personalità ed ancora proponendo spaccati di vita quotidiana attraverso il proprio personale approccio visivo.
La poetica visiva di Jacyndol si pone quindi come controparte astratta, come urlo propagandistico capace di ripercorre e di rimodellare l’aspetto della realtà, un visione differente che non attecchisce con il reale ma che piuttosto prende una propria a personale direzioni inserendosi in un cammino visivo personalissimo e sfaccettato e che continua a non lasciarci indifferenti.
Da questi spunti esce la nuova infornata di idee e di visioni differenti, ironiche a tratti velenose che mirano a sottolineare la personale visione dell’interprete, nei luoghi rurali così come nei tetti di Mosca, tutto uno sterminato immaginario che si apre e che ci lascia entrare tra forme acute e curve inesistenti, spettacolo!
In attesa di scoprire nuovi e succosi aggiornamenti sul lavoro dell’artista vi invitiamo a dare un occhiata alla bella serie di immagini in calce al nostro testo, è tutto vostro! Enjoy it.