fbpx
GORGO

Isaac Cordal – New Installations for ARTour Biennial

Nuovo eccellente progetto firmato da Isaac Cordal, l’interprete Spagnolo in occasione dei lavori per ARTour Biennial di La Louvière in Belgio, ha proposto una nuova ed altamente impattante installazione incentrata ancora una volta su temi dell’alienazione umana.

L’impatto con le produzioni di Isaac Cordal non è mai stato semplice, la potenza comunicativa dei suoi lavori ci ha sempre lasciato scossi, interdetti e completamente immersi in una analisi introspettiva della nostra stessa esistenza. Sta tutta qui la forza delle opere proposte dall’artista, la capacità di far riflettere, di porre in essere dubbi, domande e perplessità, lavorando nello spazio pubblico attraverso piccole ed intense installazioni.

L’interazione con la città avviene attraverso i cunicoli, le insenature, gli spazi ristretti, che divengono palcoscenico ideale per i suoi iconici personaggi. Continuando a portare avanti il personale progetto “Cement Eclipses”, Cordal analizza i tempi moderni, mette l’accento sulla condizione umana, sulla deriva intrapresa dall’uomo, sulla società capitalistica, l’alienazione individuale, la schiavitù intellettuale e su tutti quei temi socioeconomici che tanto stanno interessando questo particolare periodo storico.

Il piglio pessimistico, l’alone di tristezza e malinconia che avvolge le particolari figure dell’interprete, si pongono come ideale sintesi dei tempi moderni e dell’essere umano.

Per progetti di questo tipo, l’interprete deve necessariamente mettere in pausa le incursioni in strada. La quantità infatti di soggetti ed elementi, delle figure in particolare, presenti in queste peculiari installazioni, è il frutto di un lavoro costante e lunghissimo che vede l’artista lavorare esclusivamente in studio. Dal titolo “The School” quest’ultima fatica di Isaac Cordal, da una parte eredità tutto l’immaginario e la cifra stilistica dell’interprete Spagnolo, dall’altra pone in essere una nuova e differente riflessione.

Accompagnata da altre tre installazioni , già viste nel corso di questi anni, The Family, Follow the Leaders and Residence Secundaire, l’opera vede l’artista riflettere sui sistemi moderni di produzione, mettendo in particolare l’accento sui rapporti umani e sulla fragilità del sistema capitalistico moderno. L’opera fa parte di una grande esibizione dal titolo “The Old New Slavery” e prende vita all’interno di una grande sale. Si tratta di una riproduzione di una classica scena di una fabbrica con un incredibile numero di soggetti intento a lavorare sul prodotto.

Ad accompagnare il nostro testo una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli dell’installazioni presentate dall’artista, un modo per vedere da vicino tutto l’impatto di uno degli artisti che maggiormente apprezziamo qui sul Gorgo. Per chi si trovasse in zona, ricordiamo infine che c’è tempo fino al prossimo 30 di Settembre per andare a darci un occhiata di persona.

Pics by The Artist

Isaac Cordal – New Installations for ARTour Biennial

Nuovo eccellente progetto firmato da Isaac Cordal, l’interprete Spagnolo in occasione dei lavori per ARTour Biennial di La Louvière in Belgio, ha proposto una nuova ed altamente impattante installazione incentrata ancora una volta su temi dell’alienazione umana.

L’impatto con le produzioni di Isaac Cordal non è mai stato semplice, la potenza comunicativa dei suoi lavori ci ha sempre lasciato scossi, interdetti e completamente immersi in una analisi introspettiva della nostra stessa esistenza. Sta tutta qui la forza delle opere proposte dall’artista, la capacità di far riflettere, di porre in essere dubbi, domande e perplessità, lavorando nello spazio pubblico attraverso piccole ed intense installazioni.

L’interazione con la città avviene attraverso i cunicoli, le insenature, gli spazi ristretti, che divengono palcoscenico ideale per i suoi iconici personaggi. Continuando a portare avanti il personale progetto “Cement Eclipses”, Cordal analizza i tempi moderni, mette l’accento sulla condizione umana, sulla deriva intrapresa dall’uomo, sulla società capitalistica, l’alienazione individuale, la schiavitù intellettuale e su tutti quei temi socioeconomici che tanto stanno interessando questo particolare periodo storico.

Il piglio pessimistico, l’alone di tristezza e malinconia che avvolge le particolari figure dell’interprete, si pongono come ideale sintesi dei tempi moderni e dell’essere umano.

Per progetti di questo tipo, l’interprete deve necessariamente mettere in pausa le incursioni in strada. La quantità infatti di soggetti ed elementi, delle figure in particolare, presenti in queste peculiari installazioni, è il frutto di un lavoro costante e lunghissimo che vede l’artista lavorare esclusivamente in studio. Dal titolo “The School” quest’ultima fatica di Isaac Cordal, da una parte eredità tutto l’immaginario e la cifra stilistica dell’interprete Spagnolo, dall’altra pone in essere una nuova e differente riflessione.

Accompagnata da altre tre installazioni , già viste nel corso di questi anni, The Family, Follow the Leaders and Residence Secundaire, l’opera vede l’artista riflettere sui sistemi moderni di produzione, mettendo in particolare l’accento sui rapporti umani e sulla fragilità del sistema capitalistico moderno. L’opera fa parte di una grande esibizione dal titolo “The Old New Slavery” e prende vita all’interno di una grande sale. Si tratta di una riproduzione di una classica scena di una fabbrica con un incredibile numero di soggetti intento a lavorare sul prodotto.

Ad accompagnare il nostro testo una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli dell’installazioni presentate dall’artista, un modo per vedere da vicino tutto l’impatto di uno degli artisti che maggiormente apprezziamo qui sul Gorgo. Per chi si trovasse in zona, ricordiamo infine che c’è tempo fino al prossimo 30 di Settembre per andare a darci un occhiata di persona.

Pics by The Artist