Invader – “Wipe Out” at The Qube (Recap)
Andiamo con piacere a dare un occhiata approfondita a “Wipe Out” ultima esibizione firmata dal grande Invader all’interno degli spazi del The Qube di Hong Kong, uno show questo, bello pregno di nuove composizioni nonché di opere elaborare attraverso inediti medium.
Dopo le recenti collaborazioni con l’European Space Agency (Covered) il grande artista si sposta quindi ad Hong Kong per aprire uno show che segna il passo verso una nuova maturità espressiva, raggiunta attraverso l’utilizzo di strumenti e materiali del tutto nuovo per lo stesso interprete.
In un biennio infarcito di invasioni in ogni parte del mondo, Invader ha mano a mano sviluppato un cambio repentino nello stile e soprattutto nei soggetti delle sue iconiche piastrelle, l’interprete ha anzitutto iniziato a sviluppare interventi mano a mano di dimensioni sempre più grandi andando poi a dirottare la propria attenzione dagli iconici personaggi del famoso videogames Space Invaders, che così tanto ne hanno segnato il percorso in strada, ad altri characters ed abbracciando di fatto tutto il calderone di personaggi e star appartenenti al cinema, al mondo dei videogiochi, in particolare quelli di Nintendo, ed a tutte quelle altre icone che hanno influenzato il ventennio 80 e 90. Da questa mistura di nuovi soggetti e di lavori mano a mano sempre più complessi e grandi, con un arricchimento dei dettagli e delle texture di ogni singola casella fino alle esaltanti composizioni finali, emerge quindi un nuovo approccio maggiormente più impattante, immediato e senza dubbio godibile e più in sintonia con quello che è il background e la cultura moderna.
Un bel momento quindi questo per il leggendario artista che continua ad evolvere e sviluppare il personale approccio stilistico verso direzioni inedite. Il titolo della mostra, presentata dalla Hong Kong Contemporary Art Foundation, è un chiaro riferimento alla rimozione, estremamente semplice, del 90% delle sue stesse iconiche creazione. L’allestimento è caratterizzato da una incredibile serie di opere che spaziano a 360^ all’interno dell’immaginario dell’autore. L’idea è quella di una ri-creazione dei lavori ormai perduti, con annessa documentazione fotografica della loro breve ed intensa esistenza, così come una grande installazione dedicata a Bruce Lee, passando per le inedite installazioni al LED, un approccio questo completamente nuovo per Invader.
Null’altro da aggiungere, ad accompagnare il nostro testo una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi ed interessanti aggiornamenti sugli spostamenti dell’artista.
The Qube,
PMQ (35 Aberdeen Street, Central
Hong Kong
Pics by Kitmin Lee via Hypebeast