Interesni Kazki – New Mural in Ayia Napa, Cyprus

A distanza di breve tempo torniamo ad approfondire il lavoro degli Interesni Kazki, a quanto pare AEC si è spostato ad Ayia Napa, nell’Isola di Cipro dove ha da poco terminato di dipingere questa grande parete attraverso il suo iconico immaginario.

Dopo la doppia parete realizzata in quel di Kiev come riflessione personale sulle ultime vicende Ucraine, gli Interesni Kazki si dividono nuovamente andando Waone a proseguire il personale lavoro in studio mentre AEC appunto si sposta a Cipro per lavorare su questa grande parete in occasione del Ayia Napa Street Art Festival.

Con “Reappearance of Ancient civilization”, questo il titolo di quest’ultima pittura, abbiamo l’occasione per tornare nuovamente ad immergerci all’interno dello sterminato immaginario del duo Ucraino in una nuova riflessione profonda e sfaccettata. L’abilità degli Interesni Kazki è legata ad una personale elaborazione in grado di dare forma e sostanza ad universo personale, di raccogliere gli stimoli del reale per sviluppare temi e riflessioni di vario genere. Quello che certamente caratterizza le opere del duo è certamente la spiccata sensibilità al dettaglio con le opere che si fanno apprezzare per una infinità di spunti ed influenze differenti al loro interno. Con i loro colori caldi gli autori producono un danza visiva che miscela al suo interno elementi reali ed irreali, mash-up, figure naturali intrecciate a visioni oniriche, tracciando con forza le basi di una novella fiaba moderna in grado di sviluppa una riflessione sul presente attraverso impulsi visivi altamente sensibili.

La grande parete a disposizione a Cipro è quindi l’occasione per AEC di sviluppare tutto il proprio immaginario, l’artista si sofferma in particolare sulla condizione dell’Isola letteralmente divisa sia politicamente, geograficamente che economicamente. La contesa del territorio abbraccia anzitutto differenti soggetti, troviamo una divisione di tipo geografico con metà dell’isola in mano a Turchi e la restante metà più vicina all’Europa, con una differenza anche in termini di moneta utilizzata, nel mezzo troviamo una linea di separazione gestita dall’ONU mentre nella parte sud meridionale ha sede una base militare Inglese.

Da questa particolare ed assurda situazione AEC sviluppa un immaginario ritorno di coloro che furono gli antichi padroni di queste terre, in un analogia che vede l’antica civiltà rappresentare il popolo e che vuole proprio sottolineare le difficoltà della gente comune nel vivere una situazione di questa tipo.

In calce al nostro testo potete trovare una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica dell’interprete, il consiglio è come sempre quello di darci un occhiata, siamo certi infatti che anche voi come noi non mancherete di apprezzare.

Pics by The Artist