INK ON PAPER: Volume IV
INK ON PAPER vuole approfondire uno degli aspetti più interessanti del mondo del writing, il supporto cartaceo vero e proprio volano espressivo nonché mondo parallelo alla strada.
Quarta Uscita: A5 Press
A5 press è la casa editrice indipendente che ha realizzato i progetti editoriali di Adams, writer di Stoccolma, spesso frutto della collaborazione con E.B. Itso, di Copenhagen.
Ogni pubblicazione, si va dalla fanzine a veri e propri oggetti d’arte, racconta uno o più progetti specifici che spaziano dalla classica ”street art” (Text on a train) passando per il writing (King size) fino alle performance basate sul concetto di riappropriazione degli spazi urbani e ad uno stile di vita libertario (Holes, huts & hidings, Two-story shack), è arricchita da dettagli realizzati artigianalmente, interventi fatti a mano e opere originali.
King size (2004): certamente il titolo più conosciuto e diffuso è una raccolta di immagini, correlate da tre saggi, uno dei quali scritto da Craig Castleman di “Getting Up”, che ritraggono le tag e le azioni di sei writer al top mondiale della scala degli handstyle: Kegr, Foe, Twister/Barry McGee, Sacer/Dash Snow, Nug e Zys. Le fotografie sono state scattate per documentare i risultati di un marker costruito artigianalmente da Adams, un vero e proprio “mostro” (50mm di punta x 20cl di serbatoio ricaricabile in alluminio) per la costruzione del quale il libro contiene dettagliatissime istruzioni. Il progetto, iniziato nel 2000, è un omaggio alla tradizione DIY che ha da sempre accompagnato la creazione degli strumenti per scrivere che i writer hanno utilizzato nei 40 anni di storia del movimento.
Copertina assemblata a artigianalmente in cartone riciclato, b/n, prima edizione uscita in 3000 copie
Holes, Huts & Hidings (2006): probabilmente il punto più alto della produzione A5 sia in termini di contenuti che dal punto di vista della realizzazione pratica dell’oggetto. HHH è infatti un parallelepipedo di cartone apparentemente impossibile da aprire che contiene tre raccolte di immagini stampate su carta e formato tipici dei quotidiani, ognuna delle quali racconta un differente progetto di interazione con lo spazio urbano. La “scatola” nasconde inoltre uno scomparto segreto, molto difficoltoso da trovare, che protegge una mappa di Stoccolma sulla quale sono segnati i luoghi cui danno accesso le chiavi, nascoste dall’artista all’interno di finti volumi collocati in diverse biblioteche della città, di cui una riproduzione è stampata sul secondo fondo della scatola.
Le immagini riguardano tre differenti progetti legati da un filo: “un utopico invito a rendere accessibile quello che viene tenuto chiuso e nascosto”*
A) Una canoa pieghevole costruita artigianalmente che permette di navigare i canali sotterranei della “Venezia del nord Europa”
B) “Slussen”, una piccola e fatiscente casetta in un punto di passaggio di Stoccolma diventa, attraverso gli interventi di Adams (scale pieghevoli, botole e serrature nascoste in stile Goonies) un punto di accesso segreto agli angoli più nascosti della città: i tunnel che corrono sotto alla città. Il progetto verrà ripreso anche da “Two-story shack”.
C) Dei lucchetti sono stati tagliati e sostituiti; le chiavi di questi ultimi poste in finti libri inseriti di nascosto in diverse biblioteche. Il lettore che si dovesse imbattere in una chiave, avrebbe così accesso ad un luogo “segreto”.
Text on train (2008): sei fotografie stampate in toni di blu su carta da giornale formato A1 racchiuse in un elegante contenitore di cartoncino; l’edizione raccoglie le immagini di sei carrozze di un treno alle quali Adam e Itso hanno applicato un testo in inglese (ma ne sono stare realizzate altrettante con un testo in danese) composto da caratteri in vinile che racconta la loro esperienza abitativa, durata 4 anni, sotto la stazione centrale di Copenhagen; la “performance” permette di comprendere come, anche negli anni 2000, si possa aspirare ad una esistenza svincolata dall’economia e dalle convenzioni che regolano la società. Per approfondire l’interessantissimo progetto, oggetto anche di un reportage della tv danese, ci sono le interviste ad Adams su “Overground 2” e nel documentario “Inside//Outside”.
Confezione in cartone con titolo stampato a mano, contiene 6 fogli A1 piegati in 8 parti e un breve testo.
Portaits from Copenhagen central station (2009): fanzine in b/n che raccoglie le immagini utilizzate da Adam e Itso per arredare la “casa” DIY che hanno abitato in un vano sotto alla stazione centrale di Copenhagen. Le fotografie ritraggono i personaggi che i due incontravano più di frequente in stazione: homeless, alcolisti ed emarginati di ogni genere.
Fanzine di 48 pagine fotocopiate b/n, copertina a colori con titolo applicato con una etichetta adesiva.
DSB3 (2010): è un “flip book” che raccoglie immagini dei frame di un video che cattura Adams ed Itso mentre “traslocano” una piccola casa di legno poggiandola su un carrello, costruito artigianalmente, che le permette di viaggiare sui binari ferroviari: scorrendo velocemente le pagine è possibile vedere le immagini in movimento.
500 copie, 224 pagine b/n; tutto il testo presente è timbrato a secco sulla copertina.
Two-story shack (2012): è una scatola di legno con coperchio scorrevole contenente foto, un breve testo e un disegno orginale che descrivono una fatiscente baracca, che, attraverso gli interventi di Adams che l’ha dotata di botole, scale e “serrature” segrete degne dei Goonies, permetteva l’accesso ai sotterranei di Stoccolma, dai canali ai tunnel della metro, a pochi passi dal centro storico.
Prodotto in 205 esemplari, contiene un disegno originale in scala 1:40 con lo schema della casetta, un testo che ne racconta la storia e cinque foto scattate da Gunnar Smoliansky stampate su carta fotografica. E’ disponibile anche una serie limitata con fotografie autografate.
*Peter Cornell su Huts, holes & hidings, 2006
Approfondimenti: Byens Puls: Adams & Itso (English)
Text by Pietro Rivasi from D406