Ingranaggi Emotivi: Il murale di Giorgio Bartocci a Bologna
Nelle scorse settimane Giorgio Bartocci ha realizzato un nuovo e grande intervento sulla superfice esterna del Teatro Centofiori, nel quartiere Corticella di Bologna, parte dei lavori per il progetto Zona NG 6.16 promosso dall’associazione Serendippo.
Il quartiere Corticella, che rappresenta la porta di accesso a Bologna dalla pianura Nord, è una zona prevalentemente residenziale e sviluppata verticalmente tra due infrastrutture: la zona verde del Navile e l’autostrada.
Negli anni Settanta Corticella era una zona all’avanguardia. Nel 1978 fu costruito il Centro Civico dove si trovavano una scuola immersa nel verde pubblico, un day hospital, un poliambulatorio, un centro commerciale, una sala polivalente, una sala proiezioni, una sala per l’ascolto e la produzione musicale, una biblioteca, una palestra, un consultorio, un punto di ascolto per le tossicodipendenze, sale da ping pong, laboratori di artigianato, falegnameria, fotografia e teatro.
Il Centro Civico, recentemente intitolato al partigiano William Michelini, fù progettato Carlo Salomoni senza barriere architettoniche con l’idea di permettere a chiunque l’accesso ai servizi ed alle attività ricreative. Alla base del progetto la volontà di creare un centro servizi di eccellenza all’interno di un quartiere periferico.
L’associazione Serendippo con Zona NG 6.16 ha voluto recuperare quell’idea di partecipazione civica ed attiva. Anzitutto il progetto nasce dal basso attraverso una campagna di crowdfunding, una raccolta fondi attraverso i social e cene di auto-finanziamento pensate per coinvolgere in maniera attiva la cittadinanza. Il progetto, curato da ATHENA e Serendippo ha poi visto artisti da tutto Europa, ospitati dagli abitanti del quartiere, lavorare proprio nel Centro Civico con l’intento riconsiderare questi spazi attraverso un recupero urbano per la realizzazione di un polo artistico.
L’opera proposta da Giorgio Bartocci, in parallelo con la mostra presentata da Portanova12, proseguo lo sviluppo dei temi e degli spunti legati al concetto di “Ingranaggi Emotivi”.
Bartocci esplora il complesso rapporto tra uomo e il territorio in cui abita attraverso un approccio viscerale. L’artista, guardando al proprio universo interiore, si confronta con lo spazio in modo diretto, una sorta di corpo a corpo con la superfice di lavoro che si manifesta attraverso una tensione pittorica dove il gesto e l’espressione sfociano in forme fluide, primitive e spirituali.
Attraverso uno sviluppo verticale l’opera irretisce la superfice del Teatro Centofiori. L’iconico camouflage liquido dell’artista dà vita ad un labirinto di sensazioni e percezioni che si spinge verso l’alto, in principio attraverso tonalità leggere, successivamente attraverso una accelerazione gestuale che ne aumenta l’impatto cromatico.
Photo Credit: Wip by Virna Lisi – Final by Bologna Stickers