Il murale di Hyuro a Vila-Real sulla giustizia patriarcale spagnola
Hyuro è stata invitata dal TEST Festival a realizzare un nuovo murale a Vila-Real in Spagna, per l’artista Argentina è stata l’occasione per tracciare una nuova riflessione sul sistema giudiziario spagnolo e sulla disparità di trattamento riservata alle donne.
Recentemente in Spagna è stata infatti emessa una sentenza per lo stupro perpetrato da un gruppo di cinque giovani ai danni di una ragazza di 18 anni. Secondo i giudici non vi è stata violenza o intimidazione e la corte ha dichiarato il gruppo colpevole di abusi sessuali anziché stupro, un crimine minore.
Sulla scia dello storico sciopero femminista dell’8 Marzo, indetto per dire basta alla violenza, alle disuguaglianze e alle discriminazioni subite dalle donne, la discussa sentenza ha spinto decine di migliaia di persone a protestare per le strade di diverse città spagnole.
Per Hyuro ciò dimostra come tutti i pregiudizi e gli stereotipi di genere vengano poi riprodotti all’interno del sistema giudiziario Spagnolo. C’è un’ideologia dietro, una struttura, un sistema patriarcale che si insinua in tutti gli spazi della socializzazione.
Attualmente la Corte Suprema in Spagna è composta da 12 giudici, 10 uomini e 2 donne. Il Consiglio di amministrazione della Corte suprema è composto da 13 membri, tutti uomini. L’Alta Corte è composta da 79 membri di cui 68 sono uomini. Per quanto riguarda il Consiglio Generale della Magistratura, dei suoi 22 membri solo 8 sono donne. La Sezione Penale della Commissione Generale di Codificazione è composta interamente da uomini la cui età media supera i 67 anni.
Intitolata “Patriarcado” quest’opera rappresenta una denuncia sull’iniquità della giustizia spagnola. In Spagna pesa ancora l’eredità storica machista, cattolica e classista del regime autoritario e fascista di Franco. Il paese viene infatti percepito dai cittadini come un’entità conservatrice forte o permissiva a seconda dei casi e delle persone.
Photo Credit: The Artist