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GORGO

Hyuro – New Piece at Cheap Festival 2014

Continuiamo a seguire con interesse gli sviluppi dell’ottimo CHEAP Festival di Bologna, la rassegna continua il proprio cammino grazie a questo nuovo intervento realizzato dalla grande interprete Argentina Hyuro.

All’interno del panorama internazionale Hyuro rappresenta una delle voci atipiche, l’artista sceglie di prendere una precisa e ben delineata posizione tematica andando a far emergere riflessioni per certi versi scomode, situazioni surreali dalle quali emerge tutta l’onda d’urto di un lavoro prettamente legato all’universo femminile. L’artista sceglie di parlarci della donna e lo fa attraverso una visione sensibile ma al tempo stesso malinconica ed altamente riflessiva, lo fa scegliendo una palette cromatica tetra e spenta atto proprio ad alimentare tutto quel senso di malessere che i suoi soggetti si portano alle spalle, l’idea è quella di un racconto che possa essere introspettivo portandoci a contatto con le sofferenze psicologiche della vita di tutti i giorni ed attraverso esse riflettere su se stessi. In particolare però l’artista vuole soffermarsi sull’universo femminile che prende forma attraverso mille sfaccettature, mille volti, danze ed azioni differenti, un mondo che soffoca il suo malessere, che ci restituisce sensazioni quali impotenza e prigioni all’interno di un ruolo non voluto, ma che soprattutto vuole abbattere tutti gli stereotipi ed i preconcetti che accompagnano la donna. Da questa profonda ed efficace base tematica si muovono i soggetti raffigurati, i corpi dei characters dipinto vengono calati all’interno di istantanee di vita ricorrenti, la quotidianità viene derisa e portata al limite del grottesco, fino a creare uno specchio sensibile e sfaccettato di una condizione di vita dura ed aspra.

Per questo terzo intervento della rassegna Bolognese, Hyuro presenta “Riciclo di Sentimenti”, un opera massiccia composta da ben 39 poster istallati su altrettanti pannelli in Viale Masini, si tratta di un lavoro pazzesco che, i più attenti se ne saranno accorti, va direttamente a coprire il precedente e simile intervento realizzato da Mp5 proprio per la scorsa edizione del festival (Covered). Come suggerisce il nome stesso dell’opera, l’artista qui ha voluto concentrarsi in particolare sui sentimenti, nella sua interezza l’opera mostra infatti in una sorta di stop-motion emozionale, un cambio rapido di sentimenti proposti attraverso le differenti espressioni del volto maschile raffigurato. Durante tutti i ben 500 metri di strada che fanno da location alla bella installazione, assistiamo in questo modo ad un passaggio continuo tra dolore e gioia attraverso le fattezze di un ragazzo per un colpo d’occhio ma soprattutto per un impatto emotivo ed emozionale che siamo certi non mancherà di coinvolgere i passanti. Aldilà della novità rappresentata dalla realizzazione di una figura maschile, osservando l’intervento abbiamo l’impressione che l’interprete abbia voluto approfondire uno degli aspetti più controversi della vita, realizzando una altalena emozionale che può tranquillamente essere tradotto come un ipotetico parallelo con l’esistenza umana.

Ad accompagnare il nostro testo la consueto ricchissima galleria di scatti con tutti i dettagli dell’intervento realizzato dalla grande artista, ancora una volta mettetevi comodi e ripercorrete insieme a noi le fasi del making of fino all’eccellente risultato finale, è tutto vostro! Enjoy it.

Thanks to The Festival for The Pics

Hyuro – New Piece at Cheap Festival 2014

Continuiamo a seguire con interesse gli sviluppi dell’ottimo CHEAP Festival di Bologna, la rassegna continua il proprio cammino grazie a questo nuovo intervento realizzato dalla grande interprete Argentina Hyuro.

All’interno del panorama internazionale Hyuro rappresenta una delle voci atipiche, l’artista sceglie di prendere una precisa e ben delineata posizione tematica andando a far emergere riflessioni per certi versi scomode, situazioni surreali dalle quali emerge tutta l’onda d’urto di un lavoro prettamente legato all’universo femminile. L’artista sceglie di parlarci della donna e lo fa attraverso una visione sensibile ma al tempo stesso malinconica ed altamente riflessiva, lo fa scegliendo una palette cromatica tetra e spenta atto proprio ad alimentare tutto quel senso di malessere che i suoi soggetti si portano alle spalle, l’idea è quella di un racconto che possa essere introspettivo portandoci a contatto con le sofferenze psicologiche della vita di tutti i giorni ed attraverso esse riflettere su se stessi. In particolare però l’artista vuole soffermarsi sull’universo femminile che prende forma attraverso mille sfaccettature, mille volti, danze ed azioni differenti, un mondo che soffoca il suo malessere, che ci restituisce sensazioni quali impotenza e prigioni all’interno di un ruolo non voluto, ma che soprattutto vuole abbattere tutti gli stereotipi ed i preconcetti che accompagnano la donna. Da questa profonda ed efficace base tematica si muovono i soggetti raffigurati, i corpi dei characters dipinto vengono calati all’interno di istantanee di vita ricorrenti, la quotidianità viene derisa e portata al limite del grottesco, fino a creare uno specchio sensibile e sfaccettato di una condizione di vita dura ed aspra.

Per questo terzo intervento della rassegna Bolognese, Hyuro presenta “Riciclo di Sentimenti”, un opera massiccia composta da ben 39 poster istallati su altrettanti pannelli in Viale Masini, si tratta di un lavoro pazzesco che, i più attenti se ne saranno accorti, va direttamente a coprire il precedente e simile intervento realizzato da Mp5 proprio per la scorsa edizione del festival (Covered). Come suggerisce il nome stesso dell’opera, l’artista qui ha voluto concentrarsi in particolare sui sentimenti, nella sua interezza l’opera mostra infatti in una sorta di stop-motion emozionale, un cambio rapido di sentimenti proposti attraverso le differenti espressioni del volto maschile raffigurato. Durante tutti i ben 500 metri di strada che fanno da location alla bella installazione, assistiamo in questo modo ad un passaggio continuo tra dolore e gioia attraverso le fattezze di un ragazzo per un colpo d’occhio ma soprattutto per un impatto emotivo ed emozionale che siamo certi non mancherà di coinvolgere i passanti. Aldilà della novità rappresentata dalla realizzazione di una figura maschile, osservando l’intervento abbiamo l’impressione che l’interprete abbia voluto approfondire uno degli aspetti più controversi della vita, realizzando una altalena emozionale che può tranquillamente essere tradotto come un ipotetico parallelo con l’esistenza umana.

Ad accompagnare il nostro testo la consueto ricchissima galleria di scatti con tutti i dettagli dell’intervento realizzato dalla grande artista, ancora una volta mettetevi comodi e ripercorrete insieme a noi le fasi del making of fino all’eccellente risultato finale, è tutto vostro! Enjoy it.

Thanks to The Festival for The Pics