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GORGO

Hyuro – New Mural for Desvelarte Festival

Ci spostiamo a Santander in Spagna dove per la settima edizione del Desvelarte Festival ritroviamo con piacere Hyuro, la grande artista Argentina ha infatti da poco terminato di dipingere questa nuova e grande facciata attraverso il suo iconico approccio tematico e stilistico.

Hyuro prosegue quindi a svillupare temi forti, a prendere una posizione ben delineata portando a galla riflessioni scomode, situazioni surreali in cui emerge tutta la tematica del lavoro martellante ed incessante che la stessa ha portata avanti in questi ultimi anni. L’interprete ci parla della donna e lo fa attraverso una personale visione decadente, malinconica, poggiando le basi del suo lavoro su una scala cromatica tetra e cupa atta proprio ad alimentare il senso di malessere dei suoi stessi personaggi, vuole raccontarci il proprio punto di vista, le sofferenze psicologiche e repressive della vita di tutto i giorni, un percorso che come ribadito più volte sà di pugno inferto alla stomaco, una velonosa ricorrenza che ci ricorda l’effettiva realtà dei fatti. La donna dell’artista ha mille volti, ricopre mille azioni, si muove, danza, ma soffaca anche i suoi urli, è impotente, condizionata dagli stereotipi della società moderna, legata ed imprigionata – quest’ultimo forse è l’aggettivo che meglio rende l’idea – all’interno del proprio ruolo, cucito e ricamato dal sessismo, dal maschilismo più ostentato e tutt’ora celato dietro una coltre di perbenismo continuamente sbandierato ai quattro venti. Si aprono così pitture che ripercorrono le istantanee di vita quotidiana, le sofferenze della donna giungono allo scoperto attraverso i peculiari characters spenti, si tratta di uno specchio veritiero ed altamente sensibile di una vera e proprio condizione di vita.

Se la scelta tematica risulta quindi facilmente intuibile, è singolare invece il sistema che l’artista applica per portare avanti questi difficili e scomodi temi, la denuncia avviene attraverso la pittura di situazioni al limite del grottesco e che proprio per la loro ilarità spingono l’osservatore ad una attenta riflessione sulla reale condizione della donna, su argomenti come la casa che diventa prigione, con gli oggetti come pentole e scope che diventano un peso più forte e difficile da sostenere, per far arrivare quindi sottile e spietata tutta la vena critica dell’artista.

Per questa sua ultima fatica Hyuro torna a calcare i temi maggiormente dedicati all’universo femminile, a differenza del lavoro proposto per il The Painted Desert Project (Covered), andando a dipingere una serie di donna sedute in cerchio in una sorta di attesa meditativa.
Nient’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, dateci un occhiata, siamo certi infatti che anche voi come noi non mancherete di apprezzare.

Pics by The Artist

Hyuro – New Mural for Desvelarte Festival

Ci spostiamo a Santander in Spagna dove per la settima edizione del Desvelarte Festival ritroviamo con piacere Hyuro, la grande artista Argentina ha infatti da poco terminato di dipingere questa nuova e grande facciata attraverso il suo iconico approccio tematico e stilistico.

Hyuro prosegue quindi a svillupare temi forti, a prendere una posizione ben delineata portando a galla riflessioni scomode, situazioni surreali in cui emerge tutta la tematica del lavoro martellante ed incessante che la stessa ha portata avanti in questi ultimi anni. L’interprete ci parla della donna e lo fa attraverso una personale visione decadente, malinconica, poggiando le basi del suo lavoro su una scala cromatica tetra e cupa atta proprio ad alimentare il senso di malessere dei suoi stessi personaggi, vuole raccontarci il proprio punto di vista, le sofferenze psicologiche e repressive della vita di tutto i giorni, un percorso che come ribadito più volte sà di pugno inferto alla stomaco, una velonosa ricorrenza che ci ricorda l’effettiva realtà dei fatti. La donna dell’artista ha mille volti, ricopre mille azioni, si muove, danza, ma soffaca anche i suoi urli, è impotente, condizionata dagli stereotipi della società moderna, legata ed imprigionata – quest’ultimo forse è l’aggettivo che meglio rende l’idea – all’interno del proprio ruolo, cucito e ricamato dal sessismo, dal maschilismo più ostentato e tutt’ora celato dietro una coltre di perbenismo continuamente sbandierato ai quattro venti. Si aprono così pitture che ripercorrono le istantanee di vita quotidiana, le sofferenze della donna giungono allo scoperto attraverso i peculiari characters spenti, si tratta di uno specchio veritiero ed altamente sensibile di una vera e proprio condizione di vita.

Se la scelta tematica risulta quindi facilmente intuibile, è singolare invece il sistema che l’artista applica per portare avanti questi difficili e scomodi temi, la denuncia avviene attraverso la pittura di situazioni al limite del grottesco e che proprio per la loro ilarità spingono l’osservatore ad una attenta riflessione sulla reale condizione della donna, su argomenti come la casa che diventa prigione, con gli oggetti come pentole e scope che diventano un peso più forte e difficile da sostenere, per far arrivare quindi sottile e spietata tutta la vena critica dell’artista.

Per questa sua ultima fatica Hyuro torna a calcare i temi maggiormente dedicati all’universo femminile, a differenza del lavoro proposto per il The Painted Desert Project (Covered), andando a dipingere una serie di donna sedute in cerchio in una sorta di attesa meditativa.
Nient’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, dateci un occhiata, siamo certi infatti che anche voi come noi non mancherete di apprezzare.

Pics by The Artist