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Hyuro – “L’ Attesa” New Mural at Memorie Urbane Festival

“L’Attesa” che è anche il titolo del nuovo lavoro di Hyuro, è davvero finita, siamo catapultati all’interno di Memorie Urbane è come era prevedibile immaginare siamo già storditi. Dopo aver apprezzato lo starter firmato da Domenico Romeo (qui) diamo un occhiata al bel lavoro terminato dalla street artist spagnola.

Hyuro fà parte della scuola valenciana, lei ed Escif da anni riproducono su parete le sofferenze di un animo umano squarciato da problemi sociali ed economici, schiacciato dagli stereotipi, dalle bugie e dai potenti, Hyuro però dimostra di avere una particolare predilezione per i temi legati all’universo femminile, all’immaginario che colloca la donna succube dell’uomo, che la vuole schiava di un ruolo familiare, richiusa nella propria casa a sfaccendare ed a badare ai propri figli. L’artista non ci stà e pone l’accento su queste posizioni sociali, denunciandole con affilati lavori di rara sensibilità, alcune volte criptici altre un vero e proprio schiaffo in faccia come il memorabile pezzo cancellato in quel di Atlanta (qui).

Per Memorie Urbane l’artista elabora questo lunghissimo lavoro, emblematico il titolo ancora di più il significato, la donna nell’attesa di essere trattata alla pari o di avere gli stessi diritti non solo legali ma anche sociale dell’uomo, inganna l’attesa con un sedia, poesia pura.
Nella galleria trovate tutte le immagini con il risultato finale e tutto il making of della bella opera portata a termine, godetene.

Thanks to The Festival for The Pics

Hyuro – “L’ Attesa” New Mural at Memorie Urbane Festival

“L’Attesa” che è anche il titolo del nuovo lavoro di Hyuro, è davvero finita, siamo catapultati all’interno di Memorie Urbane è come era prevedibile immaginare siamo già storditi. Dopo aver apprezzato lo starter firmato da Domenico Romeo (qui) diamo un occhiata al bel lavoro terminato dalla street artist spagnola.

Hyuro fà parte della scuola valenciana, lei ed Escif da anni riproducono su parete le sofferenze di un animo umano squarciato da problemi sociali ed economici, schiacciato dagli stereotipi, dalle bugie e dai potenti, Hyuro però dimostra di avere una particolare predilezione per i temi legati all’universo femminile, all’immaginario che colloca la donna succube dell’uomo, che la vuole schiava di un ruolo familiare, richiusa nella propria casa a sfaccendare ed a badare ai propri figli. L’artista non ci stà e pone l’accento su queste posizioni sociali, denunciandole con affilati lavori di rara sensibilità, alcune volte criptici altre un vero e proprio schiaffo in faccia come il memorabile pezzo cancellato in quel di Atlanta (qui).

Per Memorie Urbane l’artista elabora questo lunghissimo lavoro, emblematico il titolo ancora di più il significato, la donna nell’attesa di essere trattata alla pari o di avere gli stessi diritti non solo legali ma anche sociale dell’uomo, inganna l’attesa con un sedia, poesia pura.
Nella galleria trovate tutte le immagini con il risultato finale e tutto il making of della bella opera portata a termine, godetene.

Thanks to The Festival for The Pics