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Herakut – New Mural in Amman by Akut

Nuovo aggiornamento per gli Herakut, a quanto pare Akut, metà esatta del duo, nei giorni scorsi ha terminato di realizzare questa nuova ed intensa pittura ad Amman in Giordania, un nuovo intervento ancora una volta legato a temi e stimoli umanitari.

Senza dubbio tra gli autori più sensibili ed attenti a problemi di natura sociale, a tutti quei temi che affliggono i tempi moderni, gli Herakut hanno saputo nel corso degli anni mostrarci il volto di una produzione rivolta versa le persone in difficoltà. Lavorando spesso in contesti distanti, difficili e complessi dal punto di vista sociale, religioso, zone di guerra, centri di riabilitazione, gli interpreti sono venuti a contatto con uno stimolo umano, articolato e complesso nelle sue dinamiche, puro e segnato profondamente dalle difficoltà della vita. Le produzioni del duo Tedesco hanno quindi sempre più cominciato a coincidere con progetti specifici in luoghi difficili, con anzitutto, la volontà di porre in essere un dialogo personale ed artistico con la gente del posto, e successivamente, attraverso la pittura, alleviare le loro pene, proporre un immagine od un istantanea in grado di sovvertirne il presente come il futuro, offrire un simbolo di speranza.

Quest’ultima fatica firmata da Akut, prende vita in occasione della giornata mondiale per i profughi. L’artista e AptArt hanno lavorato insieme a UNHCR per realizzare un intervento che potesse dare voce agli sfollati in giro per il mondo. Ancora una volta l’intervento viene sviluppato in modo partecipativo, insieme a giovani ed adulti del posto, per dare forma e sostanza ad una grande immagine capace di coprire tutti i dieci metri di questa grande parete ad Amman. Risultato: un simbolo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla resilienza e sulla solidarietà dell’umanità.

Dal titolo “As One I’am Fragile, Together we are strong”, l’intervento mostra una delle iconiche figure, tipiche dell’estetica degli Herakut tenere in mano un piccolo e fragile pennello, alle sue spalle due mani stringono, nell’impossibilità di romperle, un fitto numero di identici pennelli, mentre nello sfondo è possibile vedere il pianeta. Tutto chiaro.

Per darvi modo di approfondire al meglio quest’ultima fatica dell’interprete, vi lasciamo ad una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi e succosi aggiornamenti.

Pics by Falk Lehmann via The Artists

Herakut – New Mural in Amman by Akut

Nuovo aggiornamento per gli Herakut, a quanto pare Akut, metà esatta del duo, nei giorni scorsi ha terminato di realizzare questa nuova ed intensa pittura ad Amman in Giordania, un nuovo intervento ancora una volta legato a temi e stimoli umanitari.

Senza dubbio tra gli autori più sensibili ed attenti a problemi di natura sociale, a tutti quei temi che affliggono i tempi moderni, gli Herakut hanno saputo nel corso degli anni mostrarci il volto di una produzione rivolta versa le persone in difficoltà. Lavorando spesso in contesti distanti, difficili e complessi dal punto di vista sociale, religioso, zone di guerra, centri di riabilitazione, gli interpreti sono venuti a contatto con uno stimolo umano, articolato e complesso nelle sue dinamiche, puro e segnato profondamente dalle difficoltà della vita. Le produzioni del duo Tedesco hanno quindi sempre più cominciato a coincidere con progetti specifici in luoghi difficili, con anzitutto, la volontà di porre in essere un dialogo personale ed artistico con la gente del posto, e successivamente, attraverso la pittura, alleviare le loro pene, proporre un immagine od un istantanea in grado di sovvertirne il presente come il futuro, offrire un simbolo di speranza.

Quest’ultima fatica firmata da Akut, prende vita in occasione della giornata mondiale per i profughi. L’artista e AptArt hanno lavorato insieme a UNHCR per realizzare un intervento che potesse dare voce agli sfollati in giro per il mondo. Ancora una volta l’intervento viene sviluppato in modo partecipativo, insieme a giovani ed adulti del posto, per dare forma e sostanza ad una grande immagine capace di coprire tutti i dieci metri di questa grande parete ad Amman. Risultato: un simbolo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla resilienza e sulla solidarietà dell’umanità.

Dal titolo “As One I’am Fragile, Together we are strong”, l’intervento mostra una delle iconiche figure, tipiche dell’estetica degli Herakut tenere in mano un piccolo e fragile pennello, alle sue spalle due mani stringono, nell’impossibilità di romperle, un fitto numero di identici pennelli, mentre nello sfondo è possibile vedere il pianeta. Tutto chiaro.

Per darvi modo di approfondire al meglio quest’ultima fatica dell’interprete, vi lasciamo ad una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi e succosi aggiornamenti.

Pics by Falk Lehmann via The Artists