Herakut – New Mural for Refugee Painting Project
A distanza di tempo torniamo ad approfondire il lavoro del duo tedesco Herakut attraverso le immagini del loro nuovo progetto a carattere sociale, un doppia parete realizzata all’interno del “Bayernkaserne” a Monaco di Baviera.
Nella prima settimana di Ottobre gli Herakut hanno collaborato con la terapeuta ed assistente sociale Verena Wilkesmann e con il fotografo Max Kratzer (l’autore degli scatti in calce) per un nuovo progetto sociale all’interno di uno dei centri di rifugiati più grandi della Germania.
Ancora un volta il duo sceglie quindi di scendere in strada con l’intento preciso di veicolare e sviluppare un rapporto differente con le persone, rendendole partecipi del loro stesso processo produttivo. L’idea è quella di dare modo ad adulti e bambini di lavorare su parete in modo da mettere per una volta da parte le loro storie, il loro passato travagliato e di dolore.
L’idea del progetto è nata quando il centro ha raggiunto il suo picco più elevato, con ben 2500 rifugiati al suo interno, che hanno portato diverse difficoltà di alloggio insieme ad una carenza di personale.
Proseguendo quindi la loro particolare attitudine a lavorare all’interno di situazioni di elevata difficoltà, di cercare di imbastire un dialogo attraverso l’arte urbana che possa in qualche modo distogliere l’attenzione dalle problematiche personali e quotidiane, gli autori si sono ritrovati qui a contatto ed al lavoro con rifugiati principalmente dalla Siria, ma anche dal l’Afghanistan, Pakistan, Palestina, Somalia, Nigeria e il Kosovo. Il loro viaggio verso la Germania e verso una nuova vita, li ha completamente consumati sia a livello economico che personale. Ognuna di queste persone soffre di traumi di guerra o porta con se il lutto di una perdita. Avendo modo di parlare con loro gli artisti riflettono sulle dinamiche del loro approdo in Germania, appare chiaro che non sono qui “sfruttare il sistema sociale e rubare la nostra ricchezza”. Queste persone sono vittime di atrocità indicibili che hanno provato a mettersi alle spalle, sono persone come noi che hanno bisogno di aiuto e comprensione e vengono qui aiutate da personale specifico che si prende cura di loro, ne ascolta le storie e cerca di trovare loro la giusta sistemazione.
Più che il valore prettamente artistico, le opere partano con se da una parte le consuete visioni oniriche degli Herakut, dall’altra le storie e le parole di tutte queste persone per un momento di umanità incanalato attraverso una complicità artistica.
Ad accompagnare le nostre parole come sempre una ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultimo progetto firmato dai due interpreti, dateci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.
Pics via The Artist