HABITAT by Ciredz, Crisa and Tellas at Laboratorio 1984
Aperta lo scorso 12 Dicembre, HABITAT ha visto gli spazi del Laboratorio 1984 di Cagliari venire letteralmente investiti dalla personale visione di Ciredz, Crisa e Tellas, i tre artisti si sono impegnati insieme con l’intento di creare un opera viva e fortemente immersiva, il risultato non poteva che essere sbalorditivo.
Il microcosmo elaborato dai tre interpreti fa sfoggio di tutto il peculiare stile di ogni artista, si tratta di tre differenti livelli di immersione attraverso i quali corrono le, seppur diverse, visioni fortemente legate di ogni interprete, l’habitat prende vita quindi sulle solide basi dell’immaginario personale di Tellas, Crisa e Ciredz che scelgono di avvolgere completamente lo spazio attraverso un fittissima rete costituita non solo da disegni e tele ma soprattutto da una divisione delle pareti che accompagnano lo spettatore all’interno del Laboratorio. Varcando la porta si ha quindi l’impressione di attraversare la soglia di un ipotetico universo, quasi una sospensione fortemente voluta ed inneggiante, un dono degli artisti che ci invitano a metterci alle spalle la strada e l’ingresso per attivare e stimolare tutti i nostri sensi. Adagiando i passi tra rami e foglie, fino a perdere l’orientamento, la mente produce da sé suoni e rumori fino a farci perdere, ci accoglie così Tellas, in un verde lussurioso sentiamo il respiro farsi più rapido, quasi invasi e stretti dalla morsa della natura più pura e vera. Il fragore però risveglia il nostro intorpidimento, Crisa ci attende con i mattoni di color giallo che vengono smossi, dilaniati e distrutti, rampicanti si agitano tentando una fuga dal soffocare del cemento, case, costruzioni, occhi e carcasse di civiltà che tentano con fermezza di non essere inghiottite nell’incessante ed energico sciame di vita che ne attraversa le viscere fino a farne esplodere gli argini dettati proprio dai mattoni scaraventati qui e là. Nella confusione e nel sentimento contrastante che avvolge gli ultimi passi di questo cosmo è il silenzio a dettare gli istinti decisivi, Ciredz ci accoglie nelle piaghe dei propri grigi, delle sue scale cromatiche che a mo di contrasto sereno e ragionato si frappongono tra la fitta selva verde e la dirompenza gialla, uno stacco deciso e riflessivo che ci spinge ad una risalita, dal buio del nero fino ad arrivare al bianco puro per osservare, toccare e vedere tutto lo spettacolo del viaggio appena intrapreso, un ultimo momento di sentimento, per assaporare con lucida verità quanto mosso e spostato all’interno del nostro animo.
Ripercorriamo assieme, mano per mano con gli artisti, attraverso il video e le immagini, quasi a sentire gli odori della vernice ed i suoni della natura che scuotono le ossa ed invadono i sensi, un habitat sospeso tra frastuoni, clacson e voce delle finestre dei palazzoni, un guscio schiuso di un esperienza intensa e camaleontica che ci ha scosso e che ci ha lasciato profondamente colpiti.
Pics and Video by Eva Ligas