Guerrilla Spam x Hoppn – New Mural in Camorena
Ci spostiamo a Camorena, nei pressi di Orvieto, qui i Guerrilla Spam e Hopnn hanno da poco terminato di dipingere un nuovo intervento profondamente legato agli accadimenti storici del luogo.
A pochi passi dal piccolo muro dipinto, di fianco allo spiazzo dove è presente una grande quercia, vennero fucilate sette persone (Ulderico Stornelli, Federico Cialfi, Dilio Rossi, Raimondo Lanari, Alberto Poggiani, Amore Rufini, Raimondo Gugliotta). Si tratta di una esecuzione fascista, e rappresenta uno degli eventi più sanguinosi della storia locale.
L’iniziativa, organizzata da “Banano Connection” e promossa dal Comune di Orvieto, vede quindi gli interpreti rielaborare secondo le personali estetiche l’eccidio del 29 Marzo 1944.
L’opera si presenta ricchissima di elementi e spunti che rimandano, attraverso una personale rielaborazione estetica, agli accadimenti del posto. Sia i Guerrilla Spam sia Hopnn scelgono di plasmare il proprio lavoro in funzione degli eventi. Il risultato funziona, con una doppia rielaborazione che ci ha particolarmente impressionato.
I Guerrilla Spam scelgono di raffigurare un gigantesco braccio che uccide i sette ragazzi. Nell’atto di morire i sette salvano la testa di una statua. Quest’ultima rappresenta l’Italia, la patria e più in generale i valori di libertà. Il grande braccio nero, anche la scelta del colore non è un caso, perpetra l’eccidio con una grande spada, con l’impugnatura caratterizzata dalla presenza del simboli del fascismo. Nel petto trova posto un imbuto rovesciato, particolare simbolo fiammingo per l’ignoranza (nulla può entrare dentro un imbuto rovesciato). L’idea qui è quella di sottolineare come la violenza nasca dall’ignoranza, con una velenosa sotto trama critica e riflessiva che vuole porre l’accento su coloro che ancora oggi la violenza per imporre le proprie volontà, ed a coloro che negano le morti causate dal fascismo.
Alla sensibilità dei Guerrilla Spam, si unisce l’intelligenza di Hopnn nell’applicare la personale pittura, legata alla bicicletta, a temi e riflessioni decisamente importanti. Anche qui non da meno, l’interprete pone lo spettatore di fronte ad una ricchezza di elementi e di letture differenti.
Hopnn raffigura una macchina nera, simbolo del fascismo, della violenza e del terrore, che letteralmente investe sette biciclette rosse. Una rappresentazione cruda e diretta della morte dei sette martiri. La macchina a sua volta viene però distrutta da un altro personaggio, sempre in bicicletta.
Si tratta della rottura del circolo violento fascista. Il tutto viene amplificato dalla bandiera rossa che il character porta con se, simbolo della lotta partigiana, dipinta con tante piccole biciclette a formare una texture che vuole ricordare le tanti morti avvenute durante gli anni del regime, della guerra e della resistenza. Chapeau!
Pics by Chiara Calanca