GUE – New Murals in Castrofilippo and Modica
Con una nuova serie di grandi e corposi interventi realizzati negli ultimi giorni, andiamo con piacere ad addentrarci all’interno del lavoro di GUE, l’artista italiano ha infatti da poco terminato di dipingere due nuovi lavori a Castrofilippo e Modica.
È sempre piuttosto interessante vedere come gli stimoli astratti vadano a sviluppare percorsi e visioni differenti, raccogliendo gli stimoli del proprio personale background, le influenze personali, fino a far emerge un personale piglio visivo. Il lavoro di GUE rappresenta la perfetta sintesi di quanto detto, il percorso in strada da writer e le successive influenze, ne hanno sviluppato l’approccio stilistico per una impronta finale profondamente legata all’utilizzo del colore, alle sue differenti tonalità, in una impostazione grafica capace di sviluppare una personale ricerca sulla forma arricchita da una scomposizione ed un’ arrangiamento di elementi a carattere figurativo.
Entrambi gli interventi raccolgono perfettamente quelli che sono gli stimoli visivi dell’interprete andandone a declinare l’impulso visivo attraverso spazi ed impostazioni differenti. Nel primo dipinto, quello realizzato a Castrofilippo, GUE sceglie di lavorare attraverso un impostazione totalmente astratta, la mancanza quindi di elementi e figure che richiamano nell’aspetto sezioni più figurative – ad esempio quelle dei suoi iconici personaggi – fa di fatto emergere uno sviluppo maggiormente legato ad impulsi ed ad un impronta ampiamente viscerale con l’artista che può concentrarsi quindi su una presa maggiormente legata ai colori ed alle sensazioni e stimoli del momento. Le forme irregolari, le linee che ne attraversano l’aspetto, ma soprattutto i consistenti giochi cromatici che da sempre rappresentano uno degli impulsi maggiori dell’interprete, calamitano una trama densa e sfaccettata ma al tempo stesso equilibrata e capace di ben congegnarsi con la parete e con lo spazio circostante in una armonia simbiotica delicata.
Il secondo lavoro è forse quello che per impatto ci ha maggiormente colpito, qui l’autore ha a disposizione davvero parecchio spazio, un intera struttura che viene in questo modo piegata dagli impulsi visivi propri del peculiare percorso visivo. Qui l’interprete concentra i propri sforzi raccogliendo a piene mani dal proprio immaginario, in questo senso l’opera si sviluppa attraverso un moto continuo che raccoglie l’eredità stilistica dell’artista attraverso una precisa campionatura cromatica. L’utilizzo quindi di una comune scala di colori, innesca una serie di forme e figure, dagli elementi maggiormente astratti ed irregolari, passando per i tracciati che si intersecano con gli stessi, laddove vediamo emergere le iconiche figure dei tipici personaggi dell’artista, od addirittura parti o sezioni degli stessi. In questo senso l’intervento sembra proprio suggerire, attraverso gli elementi proposti nonché la loro dispersione all’interno dello spazio, un puzzle composito in cui le varie parti, come ad esemoio i volti o le mani, rappresentano una composizione unica e letteralmente slegata e riassemblata all’interno della grande superficie a disposizione.
In calce al nostro testo potete trovare una bella e corposa serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultime due fatiche dell’interprete, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti circa il suo lavoro.
Pics by The Artist