Graphic Surgery – A Series of Pieces in Luxembourg
Avevamo lasciato i Graphic Surgery in Sardegna con la bella collaborazione insieme ai nostri Tellas e Ciredz (qui), ora torniamo con piacere a mostrarvi il loro lavoro, il duo olandese infatti è tra i partecipanti all’interessante progetto Goodbye Monopol in Lussemburgo dove ha potuto esprimere al meglio tutto il suo talento sugli ampi spazi a disposizione.
Immaginato da Will Kreutz e Sumo, Goodbye Monopol giuge alla sua seconda incarnazione, si tratta di un progetto urbano mirato a cambiare e trasformare nella sua interezza grandi spazi legati appunto alla catena Monopol/Delhaize di supermercati, l’idea è quindi quella di prendere questi grandi spazi in disuso e destinati alla demolizione per far lasciar esprimere al loro meglio artisti e graffiti artist, e dobbiamo dirlo l’idea non poteva che piacerci. Per questa sua seconda edizione il progetto ha avuto a disposizione oltre 5000 m2 di spazio interno ed oltre 6000 m2 di spazio esterno, con 130 metri di muri da poter coprire, senza contare il parcheggio, insomma una superficie di lavoro pazzesca e che ha richiesto veramente un numero spropositato di interpreti.
Per un progetto di queste proporzioni i Graphic Surgery hanno l’opportunità di proseguire il loro personalissimo approccio visivo, portando a compimento una bella serie di lavori, perlopiù in esterna, non disdegnando un interessante incursione all’interno del vecchio elevatore. Nella fitta selezioni di interventi abbiamo l’opportunità di avere un vero e proprio spaccato di quello che è l’immaginario dei due interpreti, ancora una volta il duo propone la sua personale visione astratta attraverso il nero ed il bianco, impegnandosi anche in un inedito lavoro con alcune tonalità differenti. L’operato dei due artisti ha come fulcro tematico una costante ricerca visiva che interseca forme geometriche ed attimi maggiormente più istintivi. Nell’idea dei Graphic Surgery c’è la forte intenzione di una pittura che possa rappresentare paesaggi ed ambienti urbani ridotti però nella loro forma più pura, pulita ed astratta, un lavoro quindi di decostruzione, filtraggio e distruzione per poi riprendere in mano le varie componenti, facendo partire assi e segmenti, realizzando rombi e quadrilateri, così come altre figure geometriche intervallate da momenti maggiormente istintivi con colate di vernice e configurazioni più intricate, una visione che ci ha fortemente coinvolto e che porta avanti interessanti giochi visivi in un binomio cromatico pulito e lineare.
Lo spazio avrà vita fino al prossimo marzo quando inizieranno i lavori per la demolizione, un grande museo a cielo aperto di cui noi vogliamo darvi un assaggio attraverso l’intervento del duo olandese, vi lasciamo alle immagini dei lavori portati a termine con l’aggiunta di qualche scatto del making of, dateci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.
Thanks to The Artists for The Pics
Pics by Christian Aschman, Sven Becker and The Artist