Graphic Surgery x Martina Merlini in Amsterdam

Di tappa ad Amsterdam in occasione dell’apertura della bella “Reminiscence”, la nostra Martina Merlini ha incontrato i Graphic Surgery, il risultato, un nuovo intervento in strada dove i rispettivi approcci stilistici vanno ad interagire tra loro.

Uniti da una personale ricerca astratta dove la forma viene commutata in funzione delle rispettive fascinazioni, e raccogliendo quindi appieno dalle rispettivi e differenti ricerche, Martina Merlini ed i Graphic Surgery, vanno ad imbastire un lavoro dove è anzitutto la comune scelta tonale il contatto primordiale. Dividendosi equamente lo spazio di questa piccola struttura architettonica, gli artisti vanno quindi a proporre due differenti forme. I Graphic Surgery scelgono un approccio ancora una volta essenziale, sintetico nell’aspetto e capace di ereditare tutta la particolare ricerca del duo olandese. Quella che emerge è una nuova forma, proiettata verso un precisa direzione, scomposta nell’aspetto e ben capace di generare una contrapposizione cromatica ancora una volta riuscitissima. L’approccio degli artisti è legato infatti ad una personale rielaborazione di tutti quegli elementi architettonici che contraddistinguono la città. Gli autori guardano alla città come vera e propria fonte di ispirazione, i cieli industriali, i tralicci, le strade e le finestre, sono solo alcuni dei principali incipit di una produzione costantemente in movimento. Attraverso un campionamento continuo, queste immagini vengono, distrutte, decostruite e ricomposte fino a far emergere gli iconici interventi. Si tratta di intrecci sostenuti da un idea di essenzialità, da un equilibrio visivo garantito dall’utilizzo del bianco e del nero come unici vettori cromatici. Dal canto suo Martina Merlini continua a proporre ed a sviluppare la propria e personale ricerca visiva in funzione delle personale fascinazione materica. L’intervento risulta decisamente più pulito, maggiormente libero ed essenziale, denotando la volontà dell’interprete di continuare a variare costantemente il proprio impulso stilsitico. Dopo la parete realizzata a Parigi (Covered) eccolo quindi confrontarsi nuovamente con un impianto visivo direttamente connesso ad una resa xilografica. L’impostazione astratta dell’autrice Italiana entra a contatto con un stratificazione e con un utilizzo di materiali differenti. Da qui prendono forma e sostanza dei veri e propri flussi, sviluppati attraverso continue interruzioni, cambi di direzione, celano al loro interno tutta la loro particolare attrattiva. Proprio attraverso un impostazione pittorica non uniforme, alimentata da un forte senso di moto perpetuo, assistiamo ai canonici intrecci percettive. Questi elementi suggeriscono percezioni e stimoli differenti, tra caos, nella loro stessa conformazione interiore, ed ordine, attraverso le direzioni intraprese, il risultato è un impulso altamente grafico.

In attesa di nuovi aggiornamenti sul lavoro di entrambi, vi lasciamo ad una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima pittura, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti.

Thanks to The Artists for The Pics