Graphic Surgery for Bien Urbain Festival 2014
Dopo qualche giorno torniamo con piacere a Besançon in Francia per dare un occhiata agli ultimi interventi di quest’ultima edizione dell’ottimo Bien Urbain Festival, sono infatti i Graphic Surgery ad alimentare tutto il nostro interesse con questo nuovo e splendido intervento.
In un escalation di artisti di primissimo livello quest’ultima edizione della rassegna Francese è riuscita a mettere in campo un numero incredibile di star internazionali offrendo loro l’opportunità di realizzare una o più pareti ed in modo quindi da esprimere nel migliore dei modi tutto il proprio talento. L’avvento dei Graphic Surgery segna in questo senso un proseguo dell’impostazione maggiormente rivolta verso l’astrattismo, già inaugurata con le due pareti realizzate da MOMO (Covered), dando quindi definitivamente il via ad una seconda parte del Festival più criptica, profonda e senza dubbio maggiormente introspettiva.
Servendosi di una continua indole sperimentativa, delle radica influenze e background personali, i Graphic Surgery portano avanti un personale dialogo con la strada che li vede sviluppare una propria fisionomia astratta. In questo senso le produzioni degli artisti vanno chiaramente in una direzione geometrica laddove però è importante sottolineare come vi sia dietro una precisa ed articolata ricerca visiva, il duo sperimenta e porta avanti una personale rievocazione degli spazi urbani, della città dei suoi scorci, dei suoi angoli e delle sue architetture. Si tratta quindi di una guardare con un piglio personale e peculiare verso la città ed i suoi ambienti, composti da dettagli, strutture e perfezioni cicliche.
Da questo preciso spunto visivo gli interpreti vanno letteralmente a campionare quelli che sono parti o porzioni delle architetture urbane andando poi in un secondo momento a miscelare, mischiare, sovrapporre tracciati e visioni creando infine una nuova visione che ne eredità tutte le caratteristiche. A sviluppare questa peculiare indole troviamo infine una precisa indole cromatiche che vede gli interpreti sviluppare il loro lavoro unicamente attraverso il bianco ed il nero, sottolineando quindi la costante volontà di ricercare un equilibrio ed una perfetta sincronia tra quanto proposto e ciò che circonda il lavoro.
Alle prese con le pareti esterni di questo grande edificio, per il Festival i Graphic Surgery lasciano invariate quelle che sono le basi visive del proprio approccio in strada andando però ad unificare quelli che sono gli elementi tematici, come la decostruzioni e le geometrie della città insieme alle ombre proiettate dal sole sulla superfice dell’edificio. L’unione di un approccio sicuramente più calcolato e studiato insieme ad una componente imprevedibile, dà vita ad una trama spessa ed articolata che gioca con gli effetti di luce ed ombra, con lo spostamento degli stessi all’interno di una visione sviluppata su più livelli, quello visibile e fermo degli interpreti, quello sviluppato dai grandi fasci che attraversano la struttura, ed infine la panoramica finale che inevitabilmente dà vita ad un lavoro mutevole ed in continuo movimento che non potevamo non apprezzare, splendido.
Non aggiungiamo altro, il consiglio piuttosto è quello di dare un occhiata all’ampia e dettagliata serie di scatti in calce al nostro testo dove potete trovare tutti i dettagli e le immagini dello splendido risultato finale, enjoy it.
Thanks to The Artist for The Pics