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GORGO

Gola Hundun – “Free the Cow” New Mural in Emilia Romagna

Dopo qualche settimana di pausa torniamo con piacere ad approfondire il lavoro di Gola Hundun, il grande interprete Italiano ha infatti da poco terminato di dipingere questa piccola parete in Emilia Romagna portando avanti temi e spunti personali.

L’intesa attività dell’interprete sfocia, con questo nuovo lavoro, ancora una volta in una riflessione che coinvolge gli aspetti legati prettamente alla natura e nel suo aspetto finale, vuole essere un nuovo momento di sintesi visiva capace di accogliere elementi onirici e mistici tracciando un segno profondo nella mente di chi osserva. Abbiamo spesso posto l’accento sulle produzioni di Gola Hundun raccogliendone la sfida ed al contempo immergendoci nelle profondità di un dialogo che vuole mettere l’accento sulla simbiotica relazione che esiste tra l’uomo ed il resto della biosfera, la natura quindi con animali, piante ed in senso più largo il pianeta stesso, un legame che lo stesso uomo sta sempre più inclinando portando avanti politiche distruttive e cancerogene.

In questo senso l’artista raccoglie si gli stimoli di una coesistenza pacifica tra la razza umana e ciò che la circonda, al contempo però rinnega, attraverso le proprie produzioni, l’antropocentrismo che caratterizza le nostre vite. Le opere rappresentano quindi un momento di rappacificamento tra due emisferi spesso lontano ed al contempo pone l’accento sulle reali divergenze e tutte quelle antitesi tra il mondo selvaggio e puro della natura e degli animali con quello fatto di cemento e strade costruito dall’uomo stesso.

Se questi sono di fatto gli elementi tematici del percorso dell’interprete, da un punto di vista stilistico Gola Hundun raccoglie quelli che sono i colori e le tracce della natura, ne rielabora l’aspetto fino a dare vita a filamenti ed intrecci di rami e pianti che, insieme ad altre componenti organiche, vanno a raffigurare di volta in volta un soggetto differente.

Nell’ultimo periodo abbiamo assistito ad un cambio sostanziale nelle dinamiche dell’interprete, non solo filamenti e trame cariche di colore ma piuttosto lavoro più complessi ed articolati, maggiormente simbolici e concentrati all’interno dei quali far deflagrare tutta l’importanza della personale riflessione portata avanti in questi anni. Le opere si pongono quindi come ideale momento di ragionamento ed al contempo proiettano lo spettatore al loro interno, coinvolgendone più sensi al fine di sviluppare un dialogo forte e duraturo.

Proprio quest’ultimo lavoro dal titolo “Free The Cow” rappresenta il perfetto proseguo delle ultime dinamiche proposte da Gola, veniamo accolti da una grande massa che al suo interno cela un continuo cambio nel proprio aspetto passando da differenti tonalità e sfociando in una vera e propria esplosione. Il dettaglio aiuta a comprendere quella che è una riflessione sulle mucche, sulle dinamiche delle fattorie moderne, ed infine nuovamente sulla bestialità dell’uomo: ‘Seed, EXPLOSION,face the farm sickness, fuck the human race, just free the cows, be the cow.’

Nient’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella e ricca selezione di scatti che ripercorre alcune fasi di realizzazione dell’intervento fino all’ottimo risultato finale, dateci un occhiata siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Pics by Andrea Andy Guerra

Gola Hundun – “Free the Cow” New Mural in Emilia Romagna

Dopo qualche settimana di pausa torniamo con piacere ad approfondire il lavoro di Gola Hundun, il grande interprete Italiano ha infatti da poco terminato di dipingere questa piccola parete in Emilia Romagna portando avanti temi e spunti personali.

L’intesa attività dell’interprete sfocia, con questo nuovo lavoro, ancora una volta in una riflessione che coinvolge gli aspetti legati prettamente alla natura e nel suo aspetto finale, vuole essere un nuovo momento di sintesi visiva capace di accogliere elementi onirici e mistici tracciando un segno profondo nella mente di chi osserva. Abbiamo spesso posto l’accento sulle produzioni di Gola Hundun raccogliendone la sfida ed al contempo immergendoci nelle profondità di un dialogo che vuole mettere l’accento sulla simbiotica relazione che esiste tra l’uomo ed il resto della biosfera, la natura quindi con animali, piante ed in senso più largo il pianeta stesso, un legame che lo stesso uomo sta sempre più inclinando portando avanti politiche distruttive e cancerogene.

In questo senso l’artista raccoglie si gli stimoli di una coesistenza pacifica tra la razza umana e ciò che la circonda, al contempo però rinnega, attraverso le proprie produzioni, l’antropocentrismo che caratterizza le nostre vite. Le opere rappresentano quindi un momento di rappacificamento tra due emisferi spesso lontano ed al contempo pone l’accento sulle reali divergenze e tutte quelle antitesi tra il mondo selvaggio e puro della natura e degli animali con quello fatto di cemento e strade costruito dall’uomo stesso.

Se questi sono di fatto gli elementi tematici del percorso dell’interprete, da un punto di vista stilistico Gola Hundun raccoglie quelli che sono i colori e le tracce della natura, ne rielabora l’aspetto fino a dare vita a filamenti ed intrecci di rami e pianti che, insieme ad altre componenti organiche, vanno a raffigurare di volta in volta un soggetto differente.

Nell’ultimo periodo abbiamo assistito ad un cambio sostanziale nelle dinamiche dell’interprete, non solo filamenti e trame cariche di colore ma piuttosto lavoro più complessi ed articolati, maggiormente simbolici e concentrati all’interno dei quali far deflagrare tutta l’importanza della personale riflessione portata avanti in questi anni. Le opere si pongono quindi come ideale momento di ragionamento ed al contempo proiettano lo spettatore al loro interno, coinvolgendone più sensi al fine di sviluppare un dialogo forte e duraturo.

Proprio quest’ultimo lavoro dal titolo “Free The Cow” rappresenta il perfetto proseguo delle ultime dinamiche proposte da Gola, veniamo accolti da una grande massa che al suo interno cela un continuo cambio nel proprio aspetto passando da differenti tonalità e sfociando in una vera e propria esplosione. Il dettaglio aiuta a comprendere quella che è una riflessione sulle mucche, sulle dinamiche delle fattorie moderne, ed infine nuovamente sulla bestialità dell’uomo: ‘Seed, EXPLOSION,face the farm sickness, fuck the human race, just free the cows, be the cow.’

Nient’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella e ricca selezione di scatti che ripercorre alcune fasi di realizzazione dell’intervento fino all’ottimo risultato finale, dateci un occhiata siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Pics by Andrea Andy Guerra