CERNUNNOS: L’opera di Gola Hundun sul concetto di vita e di rinascita
Nell’ambito del progetto Segnavie, promosso dall’associazione e socio-culturale Maeba di Prunetta (Pistoia), l’artista italiano Gola Hundun ha realizzato una nuova opera dal titolo “CERNUNNOS”.
Da sempre sensibile al tema dell’armonia tra uomo e natura ed all’importanza ora più mai di un rinnovato equilibrio tra queste due forze, Gola Hundun in quest’opera lavora attraverso diversi allegorie.
L’intervento rappresenta il concetto di vita e di rinascita attraverso la forma di un uovo, realizzata attraverso un agglomerato di foglie e vegetazione, e l’installazione sulla parete di un piccolo nido in argilla, modellato e dipinto a mano.
Nella parte superiore del dipinto vediamo emergere una figura blu in cui è possibile leggere sia l’apice della composizione vegetativa che la silhouette di Cernunnos. La loro sovrapposizione rappresenta il picco, la montagna da raggiungere, una presenza preziosa che può essere letta come un modo per ricollegare la vita e la natura alla nostra quotidianità.
La scelta di Cernunnos non è casuale, ma si rifà al “dio cornuto” del politeismo celtico, una divinità di origine sciamanica, presente quindi anche nelle cultura pre-celtiche e adorata in tutto il continente indoeuropeo. Cernunnos è il dio della natura, della fertilità, della caccia e della fauna selvatica, riflette le stagioni dell’anno in un ciclo annuale di vita, morte e rinascita. La sua presenza all’interno dell’opera avviene sotto forma di visione microscopica, ovvero la prima cellula.
Nella parte centrale dell’opera Gola Hundun sceglie di installare un piccolo nido, un azione artistica che vuole enfatizzare l’idea vita e di rinascita, “un nido nell’uovo che può contenere nuove “uova”” spiega l’artista, sia per sottolineare l’importanza della convivenza tra uomo e natura, trasformando al tempo stesso la pittura murale in un micro habitat.
Fotografie di Niccoló Begliomini