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GORGO

Giorgio Bartocci for Visione Periferica Festival 2016

Al lavoro per l’ultima edizione del Visione Periferica Festival, c’è anche Giorgio Bartocci che ha recentemente realizzato questa nuova pittura.

Al confronto con questa grande parete, Giorgio Bartocci propone “Tropical Sinapsi”, questo il titolo del lavoro, caratterizzato dal consueto sviluppo astratto che caratterizza le produzioni dell’autore Italiano. Come visto diverse volte le pitture dell’artista sono caratterizzate da una personale commutazione della forma. Le forme irregolari e frammentate dell’interprete, si inseriscono all’interno dello spazio attraverso una fortissima tensione pittorica. L’impressione è quella di una sorta di movimento costante in grado di restituire al meglio stimoli, sentimenti, emozioni e stati d’animo differenti, raccolti e sviscerati dall’artista, attraverso il personale impeto pittorico. Attraverso questi frammenti motori, l’interprete porta avanti un narrazione emotiva, dove le sue figure erranti, irretiscono lo spazio, cambiandone completamente la percezione finale.

Maggiormente concentrati, gli elementi dipinti da Giorgio Bartocci compongono una sorta di grande texture, cadenzata da una precisa scala cromatica, e sviluppata attraverso una escalation di movimento verso la parte superiore dello spazio.

Null’altro da aggiungere, ad accompagnare il nostro testo una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica del grande artista Italiano, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti sul suo lavoro.

Thanks to The Festival for The Pics
Pics by Camilla Cionfrini

Giorgio Bartocci for Visione Periferica Festival 2016

Al lavoro per l’ultima edizione del Visione Periferica Festival, c’è anche Giorgio Bartocci che ha recentemente realizzato questa nuova pittura.

Al confronto con questa grande parete, Giorgio Bartocci propone “Tropical Sinapsi”, questo il titolo del lavoro, caratterizzato dal consueto sviluppo astratto che caratterizza le produzioni dell’autore Italiano. Come visto diverse volte le pitture dell’artista sono caratterizzate da una personale commutazione della forma. Le forme irregolari e frammentate dell’interprete, si inseriscono all’interno dello spazio attraverso una fortissima tensione pittorica. L’impressione è quella di una sorta di movimento costante in grado di restituire al meglio stimoli, sentimenti, emozioni e stati d’animo differenti, raccolti e sviscerati dall’artista, attraverso il personale impeto pittorico. Attraverso questi frammenti motori, l’interprete porta avanti un narrazione emotiva, dove le sue figure erranti, irretiscono lo spazio, cambiandone completamente la percezione finale.

Maggiormente concentrati, gli elementi dipinti da Giorgio Bartocci compongono una sorta di grande texture, cadenzata da una precisa scala cromatica, e sviluppata attraverso una escalation di movimento verso la parte superiore dello spazio.

Null’altro da aggiungere, ad accompagnare il nostro testo una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica del grande artista Italiano, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti sul suo lavoro.

Thanks to The Festival for The Pics
Pics by Camilla Cionfrini