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GORGO

frenopersciacalli – New Murals in an Abandoned Factory

Dopo diverso tempo con piacere torniamo ad approfondire il lavoro di frenopersciacalli (The Boost), l’artista inaugura il nuovo anno una nuova serie di interventi realizzati all’interno di un edificio abbandonato proseguendo sulla linea tracciata nei precedenti lavori.

La scelta peculiare di dipingere e lavorare esclusivamente sui profili, caratterizza profondamente l’operato di frenopersciacalli, l’interprete attraverso una pittura forte e profonda si lancia in serie di interventi molto personali e caratterizzati da grandi passate di vernice atte a rappresentare una particolare visione dell’uomo. In quest’ultima serie di opere l’artista sceglie di affidarsi completamente ad un intensa scala di grigi che, attraverso giochi di ombre e di luce, dà vita ad esseri bizzarri, metà uomini metà bestie, rigorosamente di profilo, segnati ed attraversati da spesse linee di colore. Ancora una volta ci ritroviamo catapultati e persi tra le pennellate continue, tra le increspature della pelle, in un alterazione delle sensazioni e degli attimi emotivi incastrati tra le grosse linee morbide che segnano i corpi di questi nuovi personaggi, incrociamo gli sguardi con le fessure, gli occhi degli stessi, che a tratti si fanno persi e sbarrati, altre vagano in cerca di chi come noi si ritrova ad osservarli mentre vengono stritolati dalla morsa cromatica allestita dall’interprete, dalla rabbia intrinseca che quasi frenata viene incanalata nelle fattezze e nei corpi impossibili di questi esseri, esplode una malinconia, un colpo allo stomaco, un empatia per la solitudine che qui più che mai accarezza le visioni dell’artista.

Nuovamente frenopersciacalli con il suo lavoro sembra voler emulare anche su muro una pittura con acquarello, a segnare per questa nuova serie è la particolare caratterizzazione dei corpi rappresentati, il volto si fà enorme, quasi un peso che abbandonato a se stesso si appoggia terra trascinando con se le restanti fattezze, un nuovo sistema per rappresentare la mostruosità dell’uomo che viene infine portata al limite dell’artista attraverso una serie di lavori più piccoli caratterizzati si dal viso di profilo ma accompagnati nelle fattezze questa volta da un unico arto, una gamba, che ne costituisce unico e solo corpo in una sorta di fusione carnale sorprendente ed alimentata ancora una volta dalla personali pennellate.

Osservando i lavori si rimane così innegabilmente attratti dal particolare approccio visivo, ci si ritrova incastrati negli spunti che l’interprete ha voluto lasciarci a tu per tu con queste nuove bizzarrie, ma siamo davvero sicuro che siano così lontane dalla realtà? per approfondire come sempre una bella serie di scatti con tutti i dettagli dei lavori, dateci un occhiata e restate sintonizzati per nuovi aggiornamenti qui sul Gorgo.

Thanks to The Artist for The Pics

frenopersciacalli – New Murals in an Abandoned Factory

Dopo diverso tempo con piacere torniamo ad approfondire il lavoro di frenopersciacalli (The Boost), l’artista inaugura il nuovo anno una nuova serie di interventi realizzati all’interno di un edificio abbandonato proseguendo sulla linea tracciata nei precedenti lavori.

La scelta peculiare di dipingere e lavorare esclusivamente sui profili, caratterizza profondamente l’operato di frenopersciacalli, l’interprete attraverso una pittura forte e profonda si lancia in serie di interventi molto personali e caratterizzati da grandi passate di vernice atte a rappresentare una particolare visione dell’uomo. In quest’ultima serie di opere l’artista sceglie di affidarsi completamente ad un intensa scala di grigi che, attraverso giochi di ombre e di luce, dà vita ad esseri bizzarri, metà uomini metà bestie, rigorosamente di profilo, segnati ed attraversati da spesse linee di colore. Ancora una volta ci ritroviamo catapultati e persi tra le pennellate continue, tra le increspature della pelle, in un alterazione delle sensazioni e degli attimi emotivi incastrati tra le grosse linee morbide che segnano i corpi di questi nuovi personaggi, incrociamo gli sguardi con le fessure, gli occhi degli stessi, che a tratti si fanno persi e sbarrati, altre vagano in cerca di chi come noi si ritrova ad osservarli mentre vengono stritolati dalla morsa cromatica allestita dall’interprete, dalla rabbia intrinseca che quasi frenata viene incanalata nelle fattezze e nei corpi impossibili di questi esseri, esplode una malinconia, un colpo allo stomaco, un empatia per la solitudine che qui più che mai accarezza le visioni dell’artista.

Nuovamente frenopersciacalli con il suo lavoro sembra voler emulare anche su muro una pittura con acquarello, a segnare per questa nuova serie è la particolare caratterizzazione dei corpi rappresentati, il volto si fà enorme, quasi un peso che abbandonato a se stesso si appoggia terra trascinando con se le restanti fattezze, un nuovo sistema per rappresentare la mostruosità dell’uomo che viene infine portata al limite dell’artista attraverso una serie di lavori più piccoli caratterizzati si dal viso di profilo ma accompagnati nelle fattezze questa volta da un unico arto, una gamba, che ne costituisce unico e solo corpo in una sorta di fusione carnale sorprendente ed alimentata ancora una volta dalla personali pennellate.

Osservando i lavori si rimane così innegabilmente attratti dal particolare approccio visivo, ci si ritrova incastrati negli spunti che l’interprete ha voluto lasciarci a tu per tu con queste nuove bizzarrie, ma siamo davvero sicuro che siano così lontane dalla realtà? per approfondire come sempre una bella serie di scatti con tutti i dettagli dei lavori, dateci un occhiata e restate sintonizzati per nuovi aggiornamenti qui sul Gorgo.

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