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GORGO

Fra Biancoshock – “In-Globalized” New Piece in Prague

A distanza di tempo torniamo a proporvi un nuovo lavoro firmato da Fra Biancoshock, l’artista sceglie le strade di Praga per un nuovo intervento ancora una volta fortemente intriso di spunti e tematiche rilevanti.

Accedendo alla pagina di Fra Biancoshock capeggia una gigantesca scritta che recita ‘This Artist does not exist’, ci tiene a precisarlo l’interprete e noi ne abbiamo sempre preso atto, quello che ci ha sempre interessato nelle sue produzioni è il particolare approccio che sceglie per i propri lavori in strada, un metodo non convenzionale che lo vede appropriarsi degli spazi cambiandone radicalmente il contesto, vede aldilà di quello che già è presente, una visione la sua che gli permette di applicare tutto il proprio immaginario portando al limite temi e verità scomode sviscerate attraverso un ironia latente in funzione di un approfondimento che gli offre l’opportunità di affrontare le sue riflessioni attraverso un punto di vista nuovo e differente, e funziona alla grande. L’impatto con i lavori dell’artista è terribilmente profondo, scavando aldilà del primo sorriso che compare osservando le produzioni, ci si rende conto della riflessione che l’interprete vuole farci compiere, quanto più l’argomento è rilevante e delicato, più i lavori allestiti ed il relativo processo produttivo, saranno grotteschi e bizzarri.

Con “In-Globalized”, questo il nome del suo ultimo pezzo, Fra Biancoshock rivolge il proprio sguardo verso uno dei temi caldi del momento, i cambiamenti economici ma sopratutto sociali e di conseguenza politici, che la globalizzazione ha portato hanno di fatto mutato profondamente la società in cui oggi viviamo, l’esigenza di far parte di un meccanismo economico di scala mondiale ha portato come conseguenza una crisi che tarda a riassorbirsi tra le piaghe del nostro, come quello di tanti altri stati, tessuto economico. L’interprete riflette su questo aspetto ponendo l’accento su chi ha subito maggiormente questa politica economica, chi ha affrontato la globalizzazione e non avendone gli strumenti ne è stato completamente assorbito, vittime in un meccanismo che non guarda in faccia a nessuno o meglio che guarda in faccia unicamente ai potenti a discapito ancora una volta di quelli che già non hanno nulla. Partendo da questa analisi attenta e vivace, Fra Biancoshock gioca con il significato di globalizzazione, ci mostra l’altra faccia della stessa medaglia, quella in cui chi è tagliato fuori si ritrova con un pugno di sabbia, a vagare tra i tessuti cittadini completamente inglobato all’interno della società, da qui l’idea di realizzare un corpo mozzato, ne vediamo solo gli arti, gambe e braccia stese su un lenzuolo di cartone, una posa di morte dove l’angolo di cimento ha assorbito le restanti parti umane, e allora dove sono tutti questi benefici?

Thanks to The Artist for The Pic

Fra Biancoshock – “In-Globalized” New Piece in Prague

A distanza di tempo torniamo a proporvi un nuovo lavoro firmato da Fra Biancoshock, l’artista sceglie le strade di Praga per un nuovo intervento ancora una volta fortemente intriso di spunti e tematiche rilevanti.

Accedendo alla pagina di Fra Biancoshock capeggia una gigantesca scritta che recita ‘This Artist does not exist’, ci tiene a precisarlo l’interprete e noi ne abbiamo sempre preso atto, quello che ci ha sempre interessato nelle sue produzioni è il particolare approccio che sceglie per i propri lavori in strada, un metodo non convenzionale che lo vede appropriarsi degli spazi cambiandone radicalmente il contesto, vede aldilà di quello che già è presente, una visione la sua che gli permette di applicare tutto il proprio immaginario portando al limite temi e verità scomode sviscerate attraverso un ironia latente in funzione di un approfondimento che gli offre l’opportunità di affrontare le sue riflessioni attraverso un punto di vista nuovo e differente, e funziona alla grande. L’impatto con i lavori dell’artista è terribilmente profondo, scavando aldilà del primo sorriso che compare osservando le produzioni, ci si rende conto della riflessione che l’interprete vuole farci compiere, quanto più l’argomento è rilevante e delicato, più i lavori allestiti ed il relativo processo produttivo, saranno grotteschi e bizzarri.

Con “In-Globalized”, questo il nome del suo ultimo pezzo, Fra Biancoshock rivolge il proprio sguardo verso uno dei temi caldi del momento, i cambiamenti economici ma sopratutto sociali e di conseguenza politici, che la globalizzazione ha portato hanno di fatto mutato profondamente la società in cui oggi viviamo, l’esigenza di far parte di un meccanismo economico di scala mondiale ha portato come conseguenza una crisi che tarda a riassorbirsi tra le piaghe del nostro, come quello di tanti altri stati, tessuto economico. L’interprete riflette su questo aspetto ponendo l’accento su chi ha subito maggiormente questa politica economica, chi ha affrontato la globalizzazione e non avendone gli strumenti ne è stato completamente assorbito, vittime in un meccanismo che non guarda in faccia a nessuno o meglio che guarda in faccia unicamente ai potenti a discapito ancora una volta di quelli che già non hanno nulla. Partendo da questa analisi attenta e vivace, Fra Biancoshock gioca con il significato di globalizzazione, ci mostra l’altra faccia della stessa medaglia, quella in cui chi è tagliato fuori si ritrova con un pugno di sabbia, a vagare tra i tessuti cittadini completamente inglobato all’interno della società, da qui l’idea di realizzare un corpo mozzato, ne vediamo solo gli arti, gambe e braccia stese su un lenzuolo di cartone, una posa di morte dove l’angolo di cimento ha assorbito le restanti parti umane, e allora dove sono tutti questi benefici?

Thanks to The Artist for The Pic