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Fintan Magee – “Pray for Rain” New Mural in Istanbul

Appare ormai evidente la scelta di Fintan Magee di spostare la propria attenzione su temi ed argomenti d’attualità, veicolando attraverso il proprio stile pittorico tutte quelle tematiche che stanno interessando e scandendo questo particolare momento storico.
Dal murale realizzato ad Acquapendente per l’edizione 2017 del Urban Vision Festival (qui uno sguardo) alla pittura proposta a Monteleone di Puglia (qui) è chiaro come l’autore Australiano stia trattando i due grandi temi di questo periodo, il cambiamento climatico, le guerra e la crisi dei migranti. L’opera proposta ad Istanbul alza tiro, connette la città natale dell’artista con l’ambiente di lavoro.
Nel 2008 nella mia città di Brisbane vigevano restrizioni sull’acqua dopo un decennio di siccità. Con un valore al di sotto del 16% fù vietato l’utilizzo dei tubi da giardino ed alle persone fu consigliato di utilizzare la doccia per poco più di 5 minuti. Per affrontare la mancanza di acqua, alcuni abitanti riempirono si attrezzare con secchi con i quali riciclare l’acqua in eccesso al fine di lavare le auto o innaffiare i giardini. Dall’altra parte del mondo, nella regione del Levante in Turchia, le persone convivevano già da tempo con il problema della mancanza d’acqua, una siccità che da decenni continua a crescere segnando uno dei peggiori record degli ultimi 900 anni.
Partendo quindi da questa comune, seppure differente, difficoltà d’approvvigionamento idrico Fintan Magee in “Pray for Rain” utilizza quelle che possono apparire come immagini divertenti per descrivere un problema. L’idea di raccontare una storia australiana ponendo in relazione il problema della siccità nel proprio paese con quello in Medio Oriente ha il fine di sottolineare e far riflettere sul problema del cambiamento climatico ma non solo. Come spiega l’artista, uno studio della NASA pubblicato dal Journal of Geophysical Research-Atmospheres suggerisce come le severe condizioni di siccità in Medio Oriente abbiano avuto un ‘effetto catalitico’ per il conflitto in Siria.

Pics by The Artist

Fintan Magee – “Pray for Rain” New Mural in Istanbul

Appare ormai evidente la scelta di Fintan Magee di spostare la propria attenzione su temi ed argomenti d’attualità, veicolando attraverso il proprio stile pittorico tutte quelle tematiche che stanno interessando e scandendo questo particolare momento storico.
Dal murale realizzato ad Acquapendente per l’edizione 2017 del Urban Vision Festival (qui uno sguardo) alla pittura proposta a Monteleone di Puglia (qui) è chiaro come l’autore Australiano stia trattando i due grandi temi di questo periodo, il cambiamento climatico, le guerra e la crisi dei migranti. L’opera proposta ad Istanbul alza tiro, connette la città natale dell’artista con l’ambiente di lavoro.
Nel 2008 nella mia città di Brisbane vigevano restrizioni sull’acqua dopo un decennio di siccità. Con un valore al di sotto del 16% fù vietato l’utilizzo dei tubi da giardino ed alle persone fu consigliato di utilizzare la doccia per poco più di 5 minuti. Per affrontare la mancanza di acqua, alcuni abitanti riempirono si attrezzare con secchi con i quali riciclare l’acqua in eccesso al fine di lavare le auto o innaffiare i giardini. Dall’altra parte del mondo, nella regione del Levante in Turchia, le persone convivevano già da tempo con il problema della mancanza d’acqua, una siccità che da decenni continua a crescere segnando uno dei peggiori record degli ultimi 900 anni.
Partendo quindi da questa comune, seppure differente, difficoltà d’approvvigionamento idrico Fintan Magee in “Pray for Rain” utilizza quelle che possono apparire come immagini divertenti per descrivere un problema. L’idea di raccontare una storia australiana ponendo in relazione il problema della siccità nel proprio paese con quello in Medio Oriente ha il fine di sottolineare e far riflettere sul problema del cambiamento climatico ma non solo. Come spiega l’artista, uno studio della NASA pubblicato dal Journal of Geophysical Research-Atmospheres suggerisce come le severe condizioni di siccità in Medio Oriente abbiano avuto un ‘effetto catalitico’ per il conflitto in Siria.

Pics by The Artist