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GORGO

Fintan Magee for The Crystal Ship in Oostende

Tra gli ospiti del The Crystal Ship Festival di Oostende, c’è anche il talento Austrialiano Fintan Mageee, che ha realizzato questa bella e grande pittura.

L’artista rappresenta un fulgido esempio di tutti quegli autori che scelgono un approccio capace si, di attecchire al reale, ma al tempo stesso di creare una propria e personale narrativa legata all’immaginazione e slegata in parte dal quotidiano.

L’approccio passa quindi per una impostazione figurativa, ma al tempo stesso le modalità in cui vengono affrontati temi e spunti differenti, attecchisce completamente al lato più emozionale e fantasioso. Si tratta quindi di una sorta frattura, laddove uno scenario realistico viene volutamente immerso in situazioni surreali. Fintan Magee raccoglie l’eredità del quotidiano, commutando questi temi attraverso situazioni bizzarre, visioni sognanti ed oniriche, in grado di farci evadere consciamente dalla realtà di tutti i giorni.

Elemento portante nella produzioni dell’Australiano è infine la forte e costante interazione con lo spazio di lavoro. L’artista si inserisce in un determinato contesto, trasformandone la percezione finale, dialogando con le sue peculiarità architettoniche e sviluppando in questo modo il suo particolare universo narrativo.

Per la bella rassegna Belga, Fintan Magee ha a disposizione questa gigantesca parete. La scelta dell’interprete è quella di sviluppare un intervento caratterizzato da un fortissimo effetto a specchio, per un risultato finale assolutamente riuscito.

L’artista in questi giorni si trova a Roma per l’apertura di “The Backwaters”, nuova esibizione ospitata negli spazi della Galleria Varsi, di cui nei prossimi giorni vi mostreremo un ampio ed esaustivo recap. Stay tuned.

Pics by Henrik Haven

Fintan Magee for The Crystal Ship in Oostende

Tra gli ospiti del The Crystal Ship Festival di Oostende, c’è anche il talento Austrialiano Fintan Mageee, che ha realizzato questa bella e grande pittura.

L’artista rappresenta un fulgido esempio di tutti quegli autori che scelgono un approccio capace si, di attecchire al reale, ma al tempo stesso di creare una propria e personale narrativa legata all’immaginazione e slegata in parte dal quotidiano.

L’approccio passa quindi per una impostazione figurativa, ma al tempo stesso le modalità in cui vengono affrontati temi e spunti differenti, attecchisce completamente al lato più emozionale e fantasioso. Si tratta quindi di una sorta frattura, laddove uno scenario realistico viene volutamente immerso in situazioni surreali. Fintan Magee raccoglie l’eredità del quotidiano, commutando questi temi attraverso situazioni bizzarre, visioni sognanti ed oniriche, in grado di farci evadere consciamente dalla realtà di tutti i giorni.

Elemento portante nella produzioni dell’Australiano è infine la forte e costante interazione con lo spazio di lavoro. L’artista si inserisce in un determinato contesto, trasformandone la percezione finale, dialogando con le sue peculiarità architettoniche e sviluppando in questo modo il suo particolare universo narrativo.

Per la bella rassegna Belga, Fintan Magee ha a disposizione questa gigantesca parete. La scelta dell’interprete è quella di sviluppare un intervento caratterizzato da un fortissimo effetto a specchio, per un risultato finale assolutamente riuscito.

L’artista in questi giorni si trova a Roma per l’apertura di “The Backwaters”, nuova esibizione ospitata negli spazi della Galleria Varsi, di cui nei prossimi giorni vi mostreremo un ampio ed esaustivo recap. Stay tuned.

Pics by Henrik Haven