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Faith47 – “Rhapsody” for Wall Therapy in New York

Si chiama “Rhapsody” l’ultimo capolavoro di Faith 47 per Wall Therapy in New York. Sulla scena da parecchio tempo l’ artista Sud Africana, che si divide tra lavori in studio e in strada, è padrona di un tratto morbido e linee sinuose che accompagnano lo spettatore nelle bellezza dei corpi femminili disegnati, particolarità dei suoi muri sono gli argomenti trattati, spesso infatti si tratta di temi a carattere esistenziale dove pone domande allo spettatore contestualizzando i propri disegni oppure scrivendo semplicemente una frase o il titolo dell’opera, come appunto in questo caso.
Giunto ormai al secondo anno. l’idea di base del Wall Therapy è quella di trasmettere le proprie ispirazioni attraverso appunto una terapia che passi per i muri, le immagini per ispirare le persone che vivono in zona, per riabilitarle dal caotico vivere moderno e dalla monotonia dei grigi muri cittadini.
Per gli organizzatori della rassegna New Yorkese, che cercano di trasmettere la loro passione per i muri e far capire quale incredibile veicolo di emozioni possano essere, non poteva esserci artista migliore. In gallery i dettagli del lavoro completato.

Faith47 – “Rhapsody” for Wall Therapy in New York

Si chiama “Rhapsody” l’ultimo capolavoro di Faith 47 per Wall Therapy in New York. Sulla scena da parecchio tempo l’ artista Sud Africana, che si divide tra lavori in studio e in strada, è padrona di un tratto morbido e linee sinuose che accompagnano lo spettatore nelle bellezza dei corpi femminili disegnati, particolarità dei suoi muri sono gli argomenti trattati, spesso infatti si tratta di temi a carattere esistenziale dove pone domande allo spettatore contestualizzando i propri disegni oppure scrivendo semplicemente una frase o il titolo dell’opera, come appunto in questo caso.
Giunto ormai al secondo anno. l’idea di base del Wall Therapy è quella di trasmettere le proprie ispirazioni attraverso appunto una terapia che passi per i muri, le immagini per ispirare le persone che vivono in zona, per riabilitarle dal caotico vivere moderno e dalla monotonia dei grigi muri cittadini.
Per gli organizzatori della rassegna New Yorkese, che cercano di trasmettere la loro passione per i muri e far capire quale incredibile veicolo di emozioni possano essere, non poteva esserci artista migliore. In gallery i dettagli del lavoro completato.