Evoca1 – “There are still things worth dying for” in Lima
Torniamo con piacere ad approfondire il lavoro del grande Evoca1, l’artista Domenicano come abbiamo visto nei giorni scorsi si trova a Lima dove ha da poco terminato un nuova parete in occasione dell’eccellente Latido Americano Festival 2014.
Il personale impatto con le visioni di Evoca1 come detto ci ha parecchio scosso, l’interprete porta avanti un approccio visivo senza dubbio legato ad una forte caratterizzazione pittorica, l’artista infatti si muove attraverso una pittura realistica sviluppando quindi un dialogo veritiero ma che trova nel personale filtro tematico e soprattutto nel costante rapporto tra la natura e l’uomo il suo principale fulcro di praticamente tutte le sue produzioni. Con base a Miami l’artista sviluppa una visione artista che si lascia influenzare da una forte emotività, temi e le situazioni evocative e riflessive vengono sviluppata da una pittura viscerale e profonda, ricca di dettagli e di pennellate che miscela figure umane agli animali e che viene spesso bilanciata da un uso del bianco e del nero da una parte in contrapposizione ai colori dall’altra. Ci troviamo in questo modo di fronte ad un universo scandito da toni spessi e profondi, a tratti malinconici, che vanno a porre l’accento su temi differenti che accarezzano la sfera emotiva umana e ci lasciano in balia di sensazioni e stati d’animo contrastanti.
Facendo seguito alla bella e grande parete di Chorrillos (Covered) l’artista va a lavorare su questa piccola sezione di muro in occasione della nuova edizione della kermesse latino americana, dal titolo “There are still things worth dying for” con questo nuovo intervento Evoca1 lancia ancora una volta una nuova riflessione affidandosi nuovamente al binomio uomo e natura per spingere e trattare temi importanti e dal forte carattere riflessivo. Traducibile con ‘Ci sono ancora cose che vale la pena morire’, l’intervento va quindi a toccare un tasto importante, uno di quelli che inevitabilmente nel corso delle nostra esistenza qualsiasi uomo o donna e che riscopriamo qui in tutta la sua fugace delicatezza. L’interprete disegna con il consueto tratto iper realistico e densamente viscerale il corpo di un uomo, il volto viene abilmente coperto da una mano mentre l’attenzione si sposta sul ventre che osserviamo venire letteralmente attraversato da una colomba bianca che con il suo passaggio trascina a se sezioni dei colore. Il significato del volatile è chiaramente collegabile ad un sentimento di pace, trasformando quindi l’intervento in una riflessione sulla stessa in un particolare periodo storico questo che, con le continue notizie di tensione che arrivano dall’Ucraina che sempre più stanno alimentando il particolare climax, senza dubbio ha bisogno di messaggi e spunti come questo.
Attraverso una ricca serie di scatti, ripercorriamo assieme tutte le fasi di realizzazione di quest’ultima magia fino all’eccellente risultato finale, il consiglio è come sempre quello di darci un occhiata, non ne rimarrete affatto delusi e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti dalla rassegna Peruviana.
Pics by The Artist