Etam Cru – New Mural in Lubin, Poland
Ci spostiamo con piacere a Lubin in Polonia, qui a distanza di qualche settimana ritroviamo Sainer e Bezt aka Etam Cru, i due interpreti hanno da poco terminato questo eccellente intervento in occasione dell’Al My City Festival.
Ancora una volta andiamo quindi ad immergerci all’interno del particolarissimo immaginario del duo Polacco completamente assuefatti dalla peculiare impostazione visiva, dai temi e dalla profondità di una pittura che puntualmente riesce a sorprenderci e coinvolgerci.
L’universo del duo è la giusta alchimia di influenze ed approcci differenti, dagli elementi prettamente grafici passando per il mondo illustrativo, il tutto sorretto da una tematica che spesso porta gli interpreti ad affrontare temi e spunti immaginari non sottraendosi di tanto in tanto a riflessioni più profonde. È proprio carattere sognante e l’immaginazione che ne deriva ad incidere profondamente nel lavoro del duo, quello che però appassiona è la scelta di una rappresentazione che posso unificare sotto un’unica cornice visiva elementi fantastici con altri assolutamente reali dove, attraverso l’utilizzo di colori belli caldi e delicati, gli artisti vanno a giocare con la realtà e l’irreale mescolando fantasia e realtà. Il risultato di questa particolare formula dà vita ad interventi dove la componente fantastica è si predominante ma viene accompagnata da una visione realistica andando in questo modo a causare un contraddittorio rapporto finale che sa di evasione dalla quotidianità. In questo senso quest’ultima frattura rappresenta proprio la peculiarità delle produzioni del duo, lo spettatore rimane affascinato dal trovarsi di fronte un pittura che strizza l’occhio al realistico ed al contempo in ciò che segna e raffigura pone in essere elementi e situazioni bizzarre, stravaganti, come il sogno di un bambino, fantastico, candido ed al contempo intriso di una fantasia sfrenata.
Con “Dream Catcher”, questo il titolo dell’opera, gli Etam Cru spingono ulteriormente oltre il proprio lavoro, è innegabile come la straordinaria tavolozza cromatica riesca a far letteralmente emergere i soggetti raffigurati ed al contempo stringa un forte legame con il reale, al contempo osservando le due figure pitturate, il bambino ed il suo cane, sia nella dinamica che la scena stessa che i due artisti hanno scelto di raffigurare emerge il consueto distacca dalla realtà, questa volta meno marcato, per quella che diventa quindi una scena decisamente più realistica del solito.
Giocando con il titolo dell’opera il duo inverte quindi il soggetto principale dell’intervento, in questo modo è l’animale, con il suo sogno di acciuffare l’osso, diviene il cacciatore di sogni mentre al bambino non resta che scrutare il cielo in cerca di stimoli.
Nient’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una ricca serie di scatti dove ripercorriamo assieme le fasi durante la realizzazione del lavoro fino allo splendido risultato finale, dateci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.
Pics via Sosm and Street Art News