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GORGO

Etam Cru for POW WOW Festival 2015

Continuiamo il nostro viaggio tra le meraviglie del POW WOW Festival di quest’anno, gli Etam Cru infatti hanno da poco terminato di realizzare questa nuova pittura, portando in dote ancora un volta tutto il loro personale immaginario.

Il festival Hawaiano entra quindi nel vivo con il lavoro di due tra gli artisti certamente più importanti a livello internazionale. Bezt e Sainer continuano a proporre la loro particolare miscela visiva insistendo nel tratteggiare, attraverso immagini forti e caratteristiche, tutto il loro universo narrativo.

Come visto più volte le produzioni firmate dal duo Polacco vanno a toccare le corde più sensibili, impattano lo spettatore od il passante casuale per mezzo di una impostazione grafica sospesa tra reminiscenza grafiche immaginarie e stimoli visivi altamente realistici. In questo senso è proprio questo a rappresentare la principale peculiarità dei lavoro proposti dagli artisti, la costante miscela di due identità differenti e distinte che va a generare una frattura tematica e visiva forte ed avvolgente.

L’alchimia proposta vive quindi di influenze ed approcci differenti, dalla grafica all’illustrazione, passando per il mondo dei comics, tutti elementi che a cascata sono riscontrabili in ciascuno dei lavoro proposti. L’irreale, la fantasia, i sogni, l’immaginazione, tutti questi spunti entrano a contatto con un piglio grafico realistico che, coadiuvato da tinte e colori piuttosto carichi ed accesi, vanno a comporre lo spaccato visivo delle produzioni firmate Etam Cru. La finzione diviene quindi possibile agli occhi dello spettatore che si ritrova in questo senso catapultato all’interno di un universo sterminato ed impossibile. L’impatto è quindi fragoroso ed alimentato dalla grande propensione al dettaglio che alimenta tutti gli interventi. Vero e proprio valore aggiunto, i dettagli proposti dagli artisti vanno con cura a tracciare i corpi, i lineamenti dei volti, gli oggetti e le scenografie, tutto ciò che compone l’immagine finale passa per una cura minuziosa, profonda ed impeccabile.

Quest’ultimo lavoro vede gli Etam Cru confrontarsi a distanza di parecchio tempo, con una superfice certamente minore. L’esiguo spazio di lavoro stimola gli interpreti a sviluppare un immagine su più spazi fino a comporre una visione corale catalizzata da differenti punti di vista. Se l’impatto dell’opera non è certamente paragonabile alle ultime uscite in strada di Roma (Covered) e Port Adelaide (Covered), l’impostazione stilistica rimane però invariata. Spazio quindi al consueto mix tra componenti iper realistiche e stimoli maggiormente grafici, ma soprattutto ai particolari characters sospesi tra realtà e finzione.

In attesa di scoprire nuovi aggiornamenti dal festival, vi lasciamo ad una serie di scatti con alcune fasi del making of fino alle immagini del bel risultato finale, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo, nei prossimi giorni continueremo il nostro personale viaggio.

Pics via Arrested Motion

Etam Cru for POW WOW Festival 2015

Continuiamo il nostro viaggio tra le meraviglie del POW WOW Festival di quest’anno, gli Etam Cru infatti hanno da poco terminato di realizzare questa nuova pittura, portando in dote ancora un volta tutto il loro personale immaginario.

Il festival Hawaiano entra quindi nel vivo con il lavoro di due tra gli artisti certamente più importanti a livello internazionale. Bezt e Sainer continuano a proporre la loro particolare miscela visiva insistendo nel tratteggiare, attraverso immagini forti e caratteristiche, tutto il loro universo narrativo.

Come visto più volte le produzioni firmate dal duo Polacco vanno a toccare le corde più sensibili, impattano lo spettatore od il passante casuale per mezzo di una impostazione grafica sospesa tra reminiscenza grafiche immaginarie e stimoli visivi altamente realistici. In questo senso è proprio questo a rappresentare la principale peculiarità dei lavoro proposti dagli artisti, la costante miscela di due identità differenti e distinte che va a generare una frattura tematica e visiva forte ed avvolgente.

L’alchimia proposta vive quindi di influenze ed approcci differenti, dalla grafica all’illustrazione, passando per il mondo dei comics, tutti elementi che a cascata sono riscontrabili in ciascuno dei lavoro proposti. L’irreale, la fantasia, i sogni, l’immaginazione, tutti questi spunti entrano a contatto con un piglio grafico realistico che, coadiuvato da tinte e colori piuttosto carichi ed accesi, vanno a comporre lo spaccato visivo delle produzioni firmate Etam Cru. La finzione diviene quindi possibile agli occhi dello spettatore che si ritrova in questo senso catapultato all’interno di un universo sterminato ed impossibile. L’impatto è quindi fragoroso ed alimentato dalla grande propensione al dettaglio che alimenta tutti gli interventi. Vero e proprio valore aggiunto, i dettagli proposti dagli artisti vanno con cura a tracciare i corpi, i lineamenti dei volti, gli oggetti e le scenografie, tutto ciò che compone l’immagine finale passa per una cura minuziosa, profonda ed impeccabile.

Quest’ultimo lavoro vede gli Etam Cru confrontarsi a distanza di parecchio tempo, con una superfice certamente minore. L’esiguo spazio di lavoro stimola gli interpreti a sviluppare un immagine su più spazi fino a comporre una visione corale catalizzata da differenti punti di vista. Se l’impatto dell’opera non è certamente paragonabile alle ultime uscite in strada di Roma (Covered) e Port Adelaide (Covered), l’impostazione stilistica rimane però invariata. Spazio quindi al consueto mix tra componenti iper realistiche e stimoli maggiormente grafici, ma soprattutto ai particolari characters sospesi tra realtà e finzione.

In attesa di scoprire nuovi aggiornamenti dal festival, vi lasciamo ad una serie di scatti con alcune fasi del making of fino alle immagini del bel risultato finale, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo, nei prossimi giorni continueremo il nostro personale viaggio.

Pics via Arrested Motion