Elian – New Mural for BoardDripper Festival
Ci spostiamo nuovamente a Querétaro in Messico dove per l’ottimo BoarDripper Festival ritroviamo con piacere Elian, l’interprete Argentino ha avuto modo di realizzare questa nuova e splendida parete cambiando completamente l’aspetto di questa struttura.
Dal titolo “Blue Invasion”, quest’ultimo intervento prosegue nel sviluppare la particolare indole astratta di Elian, il lavoro dell’artista poggia su solide basi cromatiche, lo studio dei colori e delle loro differenti applicazioni su forme e contenuti geometrici ha sempre interessato la ricerca visiva dell’interprete, la superficie vengono così letteralmente tagliata da figure e configurazioni astratte supportata da un precisa scelta dei colori che ne compongono le viscere e ne alimentano l’efficacia visiva.
L’ispirazione per il lavoro arriva direttamente dalla grande case sul quale lo stesso viene eseguito, Elian riflette sulle dinamiche architettoniche della struttura ma soprattutto sulla sua storia. L’abitazione è infatti stata costruita nel 1890 da alcuni architetti europei dai quali ha ereditato il classico stile coloniale. Lo spazio è stato il primo studio fotografico di Querétaro e, fondato nel 1948 da Sig. Torres, si occupava di ritrarre l’alta società e gli eventi sociali legati alla cittadina Messicana
Oggi lo studio è in mano ai suoi figli, ed sono proprio le difficoltà che gli stessi stanno incontrando per via dell’avanzamento tecnologico e digitale, ad alimentare lo slancio emotivo del lavoro proposto da Elian.
L’autore sceglie infatti di sviluppare l’ennesima trama astratta, attraverso i suoi iconici colori, l’interprete gioca con la percezione delle architetture ribaltandone completamente l’aspetto, quello che ci ha catturato è però la doppia identità dell’opera, da una parte le pennellate istintive, fatte di emozioni, con i consueti agglomerati cromatici che si fanno frastagliati ed avvolgenti, dall’altra una grande figura geometrica, dritta, pulita e perfetta. Un rapporto tra due aspetti ed assetti divergenti e posti qui in equilibrio perfetto che si pone come ideale analogia con la situazione dello studio, tra i virtuosismi della fotografia manuale e la precisione di quella digitale, tra passato e presente, in una riflessione che tocca quindi il reale, la vita quotidiana e l’intangibile.
Null’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica dell’interprete, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per tutti i prossimi aggiornamenti sul lavoro dell’interprete.
This house was built in 1890 by european architects. Located in Invierno and Primavera streets, the colonial facade is the space of the first photographic studio of Queretaro. Founded in 1948, Mr. Torres was commissioned to portray the high society and social events. Today the business is in charge of his children, and they have suffered the fall of photography because of the technological evolution. This mural searches to resignify the front image of the old house by breaking the principal axes of colonial architecture, their mouldings and order above vertical and horizontal axes. It has been used a big gestural line, in reference of a brushstroke to invade the total space and then a heavy geometrical element among with other gestural traces, to find the balance on the composition.
Thanks to The Artist for The Pics