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GORGO

I due murales realizzati da Gaia a Pisa

Nelle opere di Gaia abbiamo sempre apprezzato la forte connessione con l’ambiente di lavoro ed il suo tessuto sociale. Recentemente invitato a Pisa a prendere parte ai lavori per il progetto stART l’artista Statunitense ha realizzato un doppio intervento caratterizzato da una riflessione sul rapporto tra umanità e lavoro. Entrambe le opere affrontano questa delicata tematica attraverso una rielaborazione di contenuti, eventi e storie legate alla città di Pisa.

Per il progetto, ideato e curato da Gian Guido Maria Grassi, Gaia ha lavorato sulla superfice esterna della vetreria Saint Gobain nel quartiere di Porta Mare, per poi spostarsi, come accaduto per gli altri artisti partecipanti al progetto, su uno dei piloni dove si interseca la Darsena Pisana.

In Re-Nasci, l’opera più grande, Gaia attraverso la parola Nasci, dal latino natio radice sia di nazione che di Rinascimento, riflette sulla storia del lavoro in Italia e, per estensione storica, nel mondo.

L’autore riflette sull’evoluzione dell’automazione, sempre più centrale nei processi produttivi a discapito della forza lavoro umana. Questa realtà, uno dei grandi temi e paure al giorno d’oggi, porta l’artista ad interrogarsi sui cambiamenti che tutto ciò porterà nel rapporto tra uomo, lavoro e produttività.

Considerato che lo spazio è parte della storica fabbrica di vetro Saint Gobain, il prefisso ‘Re’ è utilizzato come cornice concettuale con lo scopo di incorporare la storia ed il futuro all’interno della stessa composizione. Stilisticamente l’intervento è infine pensato come una allegoria, facendo eco ai fasti Italiani del Rinascimento ed alla pittura paesaggistica.

Il secondo lavoro, quello dipinto sul pilone, ha visto Gaia lavorare per contrasti e contrapposizioni. Da una parte il soggetto principale: la manifestazione per protestare contro la Saint Gobain a Pisa durante il periodo di drammatica deindustrializzazione in Italia tra la fine degli anni ’70 e inizio degli anni ’80. Dall’altra all’interno dell’opera è presente un riferimento alla classica regata pisana del Palio di San Ranieri – una corsa sul fiume Arno che risale al XIII Secolo – utilizzata simbolo della tradizione medievale della città e come immagine di ‘rottura’.Infine l’autore dipinge un paesaggio toscano con sopra la frase Automazione / Automatizzazione.

Photo Credit: Charles Regoli from The Festival

I due murales realizzati da Gaia a Pisa

Nelle opere di Gaia abbiamo sempre apprezzato la forte connessione con l’ambiente di lavoro ed il suo tessuto sociale. Recentemente invitato a Pisa a prendere parte ai lavori per il progetto stART l’artista Statunitense ha realizzato un doppio intervento caratterizzato da una riflessione sul rapporto tra umanità e lavoro. Entrambe le opere affrontano questa delicata tematica attraverso una rielaborazione di contenuti, eventi e storie legate alla città di Pisa.

Per il progetto, ideato e curato da Gian Guido Maria Grassi, Gaia ha lavorato sulla superfice esterna della vetreria Saint Gobain nel quartiere di Porta Mare, per poi spostarsi, come accaduto per gli altri artisti partecipanti al progetto, su uno dei piloni dove si interseca la Darsena Pisana.

In Re-Nasci, l’opera più grande, Gaia attraverso la parola Nasci, dal latino natio radice sia di nazione che di Rinascimento, riflette sulla storia del lavoro in Italia e, per estensione storica, nel mondo.

L’autore riflette sull’evoluzione dell’automazione, sempre più centrale nei processi produttivi a discapito della forza lavoro umana. Questa realtà, uno dei grandi temi e paure al giorno d’oggi, porta l’artista ad interrogarsi sui cambiamenti che tutto ciò porterà nel rapporto tra uomo, lavoro e produttività.

Considerato che lo spazio è parte della storica fabbrica di vetro Saint Gobain, il prefisso ‘Re’ è utilizzato come cornice concettuale con lo scopo di incorporare la storia ed il futuro all’interno della stessa composizione. Stilisticamente l’intervento è infine pensato come una allegoria, facendo eco ai fasti Italiani del Rinascimento ed alla pittura paesaggistica.

Il secondo lavoro, quello dipinto sul pilone, ha visto Gaia lavorare per contrasti e contrapposizioni. Da una parte il soggetto principale: la manifestazione per protestare contro la Saint Gobain a Pisa durante il periodo di drammatica deindustrializzazione in Italia tra la fine degli anni ’70 e inizio degli anni ’80. Dall’altra all’interno dell’opera è presente un riferimento alla classica regata pisana del Palio di San Ranieri – una corsa sul fiume Arno che risale al XIII Secolo – utilizzata simbolo della tradizione medievale della città e come immagine di ‘rottura’.Infine l’autore dipinge un paesaggio toscano con sopra la frase Automazione / Automatizzazione.

Photo Credit: Charles Regoli from The Festival