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GORGO

Doze Green “Limbo” at Wunderkammern Gallery (Recap)

Diamo con piacere uno sguardo a “Limbo” nuova esibizione firmata dal grande Doze Green negli spazi milanesi della Wunderkammern Gallery.

L’artista Newyorkese è cresciuto nel West Side di Manhattan durante gli anni ’70, subendo quindi tutta l’influenza della nascita del movimento hip hop, e soprattutto delle discipline artistiche ad esso correlate come la break dance e soprattutto i graffiti. Dalla strada al lavoro in studio, l’estetica dell’interprete è mutata nel tempo, subendo tutto il fascino del writing, della calligrafia giapponese, passando per il cubismo e gli elementi grafici.

Nelle produzioni dell’autore emergono vere e proprie figure, soggetti che richiamano un senso di umanità e che indagano sulla condizione dell’essere umano, andando in particolare ad approfondirne gli aspetti maggiormente emotivi e viscerali. Per l’autore queste entità rappresentano l’essere umano a 360^ attraverso un infinito intreccio di variabili e possibilità, tra presente, futuro e passato. Le fascinazioni per la magia e l’irrazionale, permeano e plasmano l’aspetto di queste figure attraverso simboli occulti, elementi sacri, riferimenti a miti e dei.

Partendo da questi spunti, Doze Green per “Limbo” propone un allestimento caratterizzato da una riflessione sul tempo, sullo spazio e sull’immortalità. In particolare lo show indaga sull’idea di attesa, in particolare sul concetto di vita transitoria.

Dopo il salto alcuni scatti dell’allestimento proposto, dateci un occhiata e vi ricordiamo che c’è tempo fino al prossimo 2 Novembre per andare a darci un occhiata di persona! Noi ve lo consigliamo caldamente.

Wunderkammern Gallery
Via Ausonio, 1A
20123 Milano

Thanks to The Gallery for The Pics
Pics by Mattia Pietroboni

Doze Green “Limbo” at Wunderkammern Gallery (Recap)

Diamo con piacere uno sguardo a “Limbo” nuova esibizione firmata dal grande Doze Green negli spazi milanesi della Wunderkammern Gallery.

L’artista Newyorkese è cresciuto nel West Side di Manhattan durante gli anni ’70, subendo quindi tutta l’influenza della nascita del movimento hip hop, e soprattutto delle discipline artistiche ad esso correlate come la break dance e soprattutto i graffiti. Dalla strada al lavoro in studio, l’estetica dell’interprete è mutata nel tempo, subendo tutto il fascino del writing, della calligrafia giapponese, passando per il cubismo e gli elementi grafici.

Nelle produzioni dell’autore emergono vere e proprie figure, soggetti che richiamano un senso di umanità e che indagano sulla condizione dell’essere umano, andando in particolare ad approfondirne gli aspetti maggiormente emotivi e viscerali. Per l’autore queste entità rappresentano l’essere umano a 360^ attraverso un infinito intreccio di variabili e possibilità, tra presente, futuro e passato. Le fascinazioni per la magia e l’irrazionale, permeano e plasmano l’aspetto di queste figure attraverso simboli occulti, elementi sacri, riferimenti a miti e dei.

Partendo da questi spunti, Doze Green per “Limbo” propone un allestimento caratterizzato da una riflessione sul tempo, sullo spazio e sull’immortalità. In particolare lo show indaga sull’idea di attesa, in particolare sul concetto di vita transitoria.

Dopo il salto alcuni scatti dell’allestimento proposto, dateci un occhiata e vi ricordiamo che c’è tempo fino al prossimo 2 Novembre per andare a darci un occhiata di persona! Noi ve lo consigliamo caldamente.

Wunderkammern Gallery
Via Ausonio, 1A
20123 Milano

Thanks to The Gallery for The Pics
Pics by Mattia Pietroboni