Domenico Romeo – “Selezione Innaturale” New Mural for OSMOSIS Exposition

Dopo l’eccellente intervento per Relazioni Festival torniamo con interesse a volgere il nostro sguardo sul lavoro di Domenico Romeo, l’artista è tra i partecipanti all’interessante OSMOSIS Exposition, la mostra collettiva che ha aperto dal 6 di Novembre fino al 28 del mese gli spazi della avveniristica Stazione Tiburtina di Roma.

Organizzata dagli studenti della terza edizione del LUISS Master of Art, l’esibizione rappresenta un istantanea ricercata e fortemente voluta dagli stessi sulla realtà di tutti i giorni fortemente scossa dai venti di crisi che accompagnano questo specifico momento e dai quali emerge una incertezza generale che di fatto attanaglia le aspettative ed i progetti di ognuno di noi. Da questo particolare spaccato emerge una vera e propria urgenza di descrivere il presente con le sue contraddizioni e le sue incertezze attraverso gli strumenti dell’arte e della cultura in generale. L’intento quindi è quello di una vera e propria propagazione di un fenomeno comunicativo partendo dal suo nucleo centrale, una delle bolle sospese della stazione ferroviaria – mai scelta fu più azzeccata – fino ad arrivare a tutto il circondario, una propagazione che va ad investire le persone che vengono così letteralmente toccate da un energia comunicativa, spontanea e nuova che va ad alimentare l’esigenza di interazione con il luogo e le gente stesse. L’intenzione stessa della collettiva sia nella sua forma che nella sua sostanza è quella di tracciare una visione di quelli che sono gli stati d’animo attuali, l’idea di precarietà e di instabilità, di un periodo sospeso tra l’ottimismo post guerra e l’incertezza del domani, il tutto attraverso l’espressività e le sonorità che accompagneranno tutto il percorso espositivo.

In questa culla variegata ed dai forti impulsi emotivi trova posto Domenico Romeo, l’artista prosegue il suo personale cammino artistico sviscerando su uno degli spazi a disposizione un nuovo intervento. Con “Selezione Innaturale” Domenico Romeo continua a servirsi del personale alfabeto, la peculiarità criptica dell’intervento è nuovamente elevata, tra linee sinuose, e morbide pennellate prendono vita le due figure scelte interamente composte dalle canoniche lettere. L’interprete qui attua un illuminante parallelo dimostrando tutta la personale sensibilità, l’immagine che emerge dall’intervento è quella infatti di un uccello che va letteralmente ad azzannare quasi a togliere dalle fauci di un volatile più grande il cerchio dorato fulcro dell’opera stessa. La sensazione è quella di una vittoria dei più deboli suoi potenti dove il grande intermezzo dorato posto al centro del pezzo assume a seconda di chi osserva un significato oppure un altro.

Pics by Claudia Grasso