DissensoCognitivo – New Rusted Pieces Part 2
Prosegue il bel periodo del DissensoCognitivo, l’artista Italiano ha infatti da poco terminato una nuova serie di interventi sulle bacheche arrugginite continuando a portare avanti il personale universo narrativo, attraverso l’intenso dialogo con la ruggine.
È sempre piuttosto stimolante venire a contatto con le produzioni firmata dall’artista, è l’opportunità di una immersione cosciente e sfaccettata all’interno di un universo in costante (de)composizione e che riesce puntualmente ad impattare le nostre percezioni. Non è semplice confrontarsi con immagini dure, apocalittiche, intrise di un senso di malinconia, al tempo stesso c’è un senso di curiosità crescente, di scoprire cosa l’autore abbia voglia di svelarci in quella che molto presto diviene un esperienza, un viaggio percettivo in grado di farci comprendere il presente attraverso uno sguardo proiettato nel futuro.
Lo abbiamo ribadito più volte, la narrativa visiva che accompagna le produzioni del DissensoCognitivo ruota attorno all’idea di un futuro compromesso. L’uomo in quanto tale, non esiste più, schiacciato dal proprio stesso ego, dalla propria sete di potere, si è irrimediabilmente trasformato in qualcosa di totalmente differente. Le creature che abitano l’universo ‘descritto’ dall’artista, sono essere immondi, figure agghiaccianti e stridule che si muovono senza coscienza, senza anima, strisciando sulla superfice compromessa di un pianeta distrutto. Silenti, guidate dall’istinto, composte da materia organica ed innesti biomeccanici, sono lo specchio di ciò che diventeremo. Fa male, scuote, urta e sciocca osservare come le potente e velenosa rappresentazione dell’autore, raccolga i sintomi dell’epoca attuale, polverizzando l’ottimismo e spostando piuttosto l’attenzione su temi attuali e sull’intrinseca vena autodistruttiva della razza umana. I toni sono grigi, oscuri tratteggiano panorami, volti, corpi e visioni, compongono i flash di un mondo futuro tetro e malinconico, una finestre temporale ricca e sfaccettata in grado puntualmente di scuoterci.
A raccogliere l’eredità di questa fortissima caratterizzazione, troviamo la volontà del DissensoCognitivo di legare il proprio lavoro con la ruggine, ideale analogia con i corpi dei soggetti raffigurati. Proseguendo su questo percorso, quest’ultima serie di opere rivela nuovi ed interessanti istantanee di un mondo alla deriva. Ad ergersi dalla superfici troviamo, un essere che si eleva dai rottami e dalle carcasse, il primo piano di un abominio, arrivando infine alla creatura immersa e riflessa in uno specchio di olio nero e putrescente, no! non è acqua.
In attesa di scoprire nuovi sviluppi ed interventi, che siamo certi non si faranno attendere, vi lasciamo alle immagini di questa nuova infornata di lavori, dateci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.
Pics by The Artist