DissensoCognitivo – New Rusted Pieces
E’ con piacere che torniamo ad approfondire il lavoro del DissensoCognitivo, l’artista Italiano ha infatti da poco terminato di realizzare una nuova serie di interventi proseguendo il particolare lavoro sulle superfici arrugginite dei cartelloni pubblicitari.
Una nuova immersione all’interno dell’immaginario tratteggiato dall’artista, un nuova opportunità di tornare ad attraversare le lande desolante, gli scenari malinconici e gli stimoli tetri che accompagnano tutte le produzioni del DissensoCognitivo. La fascinazione dell’artista passa nuovamente per le bacheche arrugginite, sempre più terreno fertile per far emergere le figure distorte e raccapriccianti che compongono l’universo dell’autore. Il contatto con questo tipo di interventi ci ha costantemente lasciato interdetti, il forte impatto, la capacità di utilizzare ciò che è già esistente sulla superficie di lavoro, con la ruggine che diviene ideale propellente visivo per stimolare i corpi e le viscere dei suoi characters, rappresentano il valore aggiuntivo di percorso visivo costantemente in evoluzione.
Al centro della narrativa innescata dall’artista Italiano troviamo i suoi iconici personaggi, questi rappresentano delle vere e proprie visioni, presagi malinconici di un futuro che giorno dopo giorno sembra più delinearsi nell’avvenire della razza umana.
Figure terrificanti quelle dell’interprete, volano tematico ideale per approfondire la tematica generale delle sue opere e che trovano proprio nell’utilizzo dei cartelloni pubblicitari, la loro ideale collocazione. L’immaginario dell’artista è oscuro, grigio e sopratutto legato ad una personale riflessione sul nostro futuro. La decadenza dell’essere umano, quella che vediamo tutti i giorni, viene proiettata avanti nel tempo. Appaiono così questi esseri, schegge di un futuro prossimo, non più umani, ma piuttosto masse informe di elementi organici e meccanici e vago ricordo di ciò che eravamo. Ombre sinistre, agghiaccianti e sorde, guidate unicamente dall’istinto. Le vediamo muoversi in lande desolate, specchio di un mondo distrutto e corrotto dalle azioni della razza umana, scenario desolato ed ideale all’interno del quale stentano e si trascinano questi esseri.
La narrativa dell’autore entra così in contatto con chi osserva, incisiva e velenosa, stuzzica il nostro sguardo sbattendoci in faccia il nostro possibile avvenire, un presagio malinconico e tetro, alimentato costantemente da elementi inediti ed eterogenei. L’uomo nel futuro è definitivamente scomparso, la sua costante sete di potere ne ha trasformato l’aspetto prima, lo spirito successivamente. Un indirizzo sbandato ed al tempo stesso coerente con ciò che vediamo tutti i giorni, un analisi lucida e cinica di ciò che potremmo diventare se continuiamo su questa strada. Uno sguardo in là per renderci conto di ciò che siamo adesso quindi, un presagio sinistro che nei tempi attuali la sua base di sviluppo.
I lavoro realizzati dal DissensoCognitivo sui cartelloni pubblicitari, diviene quindi ideale finestra temporale, un sguardo sul futuro in cui abbiamo l’opportunità di osservare con i nostri occhi ciò che potremmo diventare, ciò che (non) saremo, svuotati completamente di tutto ciò che ci rende umani. Ridotti a freddi corpi, assenti, sentiamo un brivido che attraversa la schiena, un pensiero che si fa largo, un incognita che diviene spunto e riflessione: verità.
In attesa di scoprire nuovi aggiornamenti sul lavoro dell’interprete, vi lasciamo alle immagini in calce, dateci un occhiata, siamo certi infatti che anche voi come non mancherete di apprezzare, enjoy it.
Pics by The Artist